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Ricostruzione post-terremoto, Leoni (PDL): “Ordinanza Errani rischia di escludere troppe piccole imprese”

Il consigliere regionale Andrea Leoni (Pdl) torna sull’ordinanza 29 del 28 agosto 2012 (“Criteri e modalità di assegnazione di contributi per la riparazione e il ripristino immediato di edifici e unità immobiliari ad uso abitativo danneggiati dagli eventi sismici del 20 e 29 maggio 2012 e temporaneamente e parzialmente inagibili”), emanata dal presidente della Regione Vasco Errani, nella sua qualità di Commissario delegato alla ricostruzione, facendo riferimento al quinto comma dell’art.4, in cui si “vincola l’erogazione del contributo all’esecuzione di lavori da parte di aziende in possesso di certificazione SOA, prevista dal Codice dei Contratti pubblici per l’esecuzione di opere pubbliche di importo pari o superiore a 150 mila euro”.

“Questa norma, tuttavia, – segnala Leoni – inserendo requisiti in capo alle aziende esecutrici che oggi sono riferiti per legge esclusivamente alle opere a committenza pubblica, rischia di escludere dal mercato privato le piccole imprese di costruzioni, le più radicate nel territorio colpito dal sisma”.

Nel modenese, infatti, – evidenzia il consigliere – su oltre 11 mila imprese attive nel settore delle costruzioni, appena 500 sono in possesso della certificazione SOA, questi ulteriori vincoli, quindi, risulterebbero “onerosi e limitativi della concorrenza”, rischiando di mettere a repentaglio il pagamento di lavori già effettuati o in corso di esecuzione realizzati da piccole imprese prive di SOA che hanno ricevuto incarichi di lavoro nel rispetto delle norme vigenti.

Se la volontà era quella di scongiurare il rischio di infiltrazioni mafiose nei cantieri privati della ricostruzione, – aggiunge Leoni – era più che sufficiente il “Protocollo d’Intesa di Legalità per la ricostruzione delle zone colpite dagli eventi sismici del 2012”, sottoscritto da tutte le istituzioni, dagli organi di controllo, dalle forze economiche e sociali e dal sistema bancario, a cui si potrebbe aggiungere l’adozione di Sciamano, innovativo software che permette di visionare con estrema semplicità la storia di un cantiere, sia pubblico che privato, e di controllarne l’andamento.

L’esponente del Pdl sollecita quindi la Regione a correggere il comma in discussione dell’ordinanza 29, prevedendo un innalzamento congruo della soglia richiesta per il possesso della certificazione SOA da parte delle imprese, possibilmente accogliendo il suggerimento delle associazioni di categoria di Modena che individuano tale soglia in 1,5 milioni di euro.
















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