Nel pomeriggio di sabato 25 agosto 2012, a 20 anni di distanza dall’ultima edizione, tornerà – grazie all’organizzazione dell’Associazione Culturale Venere di Finale Emilia con la collaborazione del Comune di Finale Emilia e del Consorzio della Bonifica Burana – la storica Zatterata di Canaletto.
La “regata” amatoriale è ancora viva nella memoria di molti finalesi e grande è l’attesa per il varo delle zattere iscritte, veri e propri capolavori di creatività artigianale.
La manifestazione si svolgerà in località Canaletto a Finale Emilia, lungo il tratto del Cavo Vallicella che sbocca nel Diversivo di Burana.
Il Sindaco di Finale Emilia Fernando Ferioli, auspicando che la Zatterata ricalchi lo spirito goliardico delle passate edizioni, si è dichiarato molto felice per l’iniziativa che rappresenta un importante momento di aggregazione e di festa per Finale e dintorni.
Da parte sua, Francesco Vincenzi, Presidente del Consorzio della Bonifica Burana, che si occupa della gestione dei corsi d’acqua artificiali che solcano la nostra Pianura, ha dichiarato che ‘in un momento così cruciale anche per l’avvio degli interventi di messa in sicurezza delle opere di bonifica danneggiate, è importante condividere con le realtà locali questo momento di incontro che rappresenta un significativo segnale di ripresa.
Per questo motivo è stato concesso molto volentieri l’uso dei canali”.
Il ritrovo è fissato sul ponte di Canaletto dove sarà allestito un punto di ristoro, il cui ricavato verrà devoluto alla ricostruzione di Finale Emilia.
PER SAPERNE DI PIU’…
Nel Cavo Vallicella, sono presenti le acque trattenute da Po al fine di garantire l’irrigazione delle colture della zona particolarmente bisognose in quella che dai metereologi e’ stata definita una delle estati più calde e siccitose degli ultimi anni.
Il Cavo Vallicella, inoltre, e’ altrettanto importante in inverno per lo scolo delle acque di pioggia dei comuni di Medolla, San Felice sul Panaro, Camposanto e Finale Emilia: le acque raccolte in autunno/inverno, infatti, vengono recapitate nel Diversivo di Burana e da qui immense in Panaro a Santa Bianca evitando allagamenti ed alluvioni quando le precipitazioni sono troppo abbondanti.
