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Filippi: Festa del ringraziamento ieri sera a Cavola di Toano per don Raimondo

Ieri sera ho avuto l’onore e il piacere di partecipare alla festa di Don Raimondo Zanelli, Parroco da cinquant’anni della Chiesa di San Michele Arcangelo, a Cavola di Toano. I parrocchiani hanno organizzato al ‘Cavola Forum’, una grande festa di ringraziamento per manifestare a Don Raimondo la loro riconoscenza e la loro gratitudine.

Don Zanelli è un prete intelligente, brillante, simpatico. Nelle sue prediche non mancano mai battute ed esempi spiritosi che contribuiscono a memorizzare meglio gli insegnamenti religiosi.

Nella sua infanzia Raimondo ha vissuto esperienze che hanno contribuito a fare di lui un prete tutto di un pezzo, forte nella fede e nella difesa dei valori.

Da chierichetto, pianse la morte del suo parroco, Don Giuseppe Jemmi, cappellano di Felina, ucciso nel 1943 dai partigiani, infastiditi dalle sue prediche pronunciate dall’altare.

In seguito Raimondo incontrò, nel seminario di Marola, Rolando Rivi, il seminarista martire, che tra poco sarà proclamato Santo, ucciso anch’esso, a soli 14 anni, dai partigiani comunisti nell’immediato dopoguerra, in quanto si ostinava a portare l’abito talare in pubblico, considerato simbolo della “Chiesa reazionaria”.

Queste due uccisioni segnarono il cammino religioso del giovane Raimondo che, con coraggio, non rinnegò mai la religione cattolica. Terminati gli studi e con la benedizione impartita dal vescovo don Sergio Pignedoli (futuro cardinale) Raimondo divenne parroco.

Iniziò la sua missione nelle parrocchie di Succiso e di Miscoso. In seguito, per accontentare la mamma, che gli era sempre stata al fianco e voleva essere vicina alla pietra di Bismantova, riuscì a farsi nominare parroco di Cavola, dove tuttora è il pastore di tre parrocchie.

Don Raimondo ha sempre ascoltato e rispettato i preziosi insegnamenti della sua mamma: “sei fai il prete, fallo sul serio” – “i soldi che ti danno, li devi usare per la tua missione di prete, mai per i parenti.”

In effetti don Raimondo ha già informato i suoi nipoti e i suoi parenti che non riceveranno da lui nessuna eredità, per il semplice fatto che tutti i suoi beni saranno destinati alla Parrocchia di Cavola ed ai suoi parrocchiani.

Don Raimondo ha sempre difeso, con coraggio, i valori della vita e della famiglia, rifiutando di seguire le mode e certi “preti di frontiera” che a volte hanno confuso la croce con la politica.

Se la frazione di Cavola, in questi decenni, è cresciuta, sia in termini economici che demografici, lo si deve anche alla presenza ed all’opera di questo prete esemplare.

Don Zanelli è un caro amico, un prete della tradizione, che svolge la sua missione con una dedizione ammirevole, per questo è amato e rispettato da tutti, anche da coloro che non frequentano la parrocchia.

(Fabio FILIPPI)
















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