venerdì, 26 Aprile 2024
13 C
Comune di Sassuolo
HomeModenaMobilità Modena, Leoni (PDL): "Modena regina degli incidenti con bici. E' la...





Mobilità Modena, Leoni (PDL): “Modena regina degli incidenti con bici. E’ la conferma che le ciclabili non sono sicure”

“Modena è quinta in Italia per incidenti con biciclette. Un altro pessimo risultato per la città che paradossalmente si vanta di avere uno dei più alti tassi di piste ciclabili d’Italia. La conclusione è chiara e conferma quello che, a più riprese, la cronaca ha documentato: le piste ciclabili modenesi, molto spesso poco più di pericolose strisce gialle che tagliano in due marciapiedi o si interrompono bruscamente catapultando i ciclisti addosso a muretti o nel bel mezzo di incroci, sono tutt’altro che sicure. Teoricamente costruite per migliorare la sicurezza degli amanti delle due ruote stando ai dati sortiscono l’effetto contrario. Modena è quinta in Italia per tasso di incidenti stradali, mentre la l’Emilia Romagna risulta essere la regione più pericolosa per gli amanti delle due ruote. I dati, secondo cui sulle strade urbane della Regione si è verificato un sinistro con biciclette ogni 1341, rapporto ancora più preoccupante a Modena dove si registra un incidente ogni 1210 abitanti, sono da bollettino di guerra a due ruote. E’ evidente che qualcosa non va”.

Lo ha affermato il Consigliere regionale Andrea Leoni commentando i dati della ricerca condotta da D.A.S, compagnia assicurativa e specializzata nella tutela legale.

“Bisogna smetterla di fare primi della classe tracciando linee gialle tanto per dire di avere più ciclabili dell’anno precedente e pensare invece alla reale sicurezza dei cittadini ciclisti. Sempre stando ai dati, erano più sicuri e meno danneggiati forse quando tutte queste ciclabili, al limite del fittizio, nonostante le spese milionarie per realizzarle, ancora non c’erano. Questi drammatici numeri impongono una seria riflessione sulle modalità con cui fino ad oggi sono state progettate e realizzate le piste ciclabili nella nostra città e richiedono interventi per ridurre i rischi su quelle esistenti. E’ ora di rinunciare a qualche striscia gialla che a volte serve più alla propaganda che alla sicurezza”.

 
















Ultime notizie