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Rapinavano banche mascherati, almeno sei colpi tra Bologna e Modena. 4 arresti

Con occhiali e parrucche rapinavano le banche per poi fuggire a bordo di veicoli presi a noleggio, spesso camper guidati da una donna in modo da passare maggiormente inosservati. In questo modo avrebbero messo a segno almeno sei colpi, i componenti della banda smantellata dai Carabinieri del Nucleo Operativo di San Lazzaro di Savena.Oggi i militari hanno eseguito quattro ordinanze di custodia cautelare, tre in carcere e una agli arresti domiciliari, tra Palermo e Bologna, nei confronti di S.C., 44enne, G.C., 38enne, F.Z., 38enne, S.M., 47enne.

I primi tre erano stati arrestati lo scorso 25 novembre 2011 a seguito di una rapina perpetrata alla Ugf di Modena. Gli investigatori dell’Arma di San Lazzaro di Savena, grazie agli elementi acquisiti nel corso di quell’operazione, sono riusciti a far luce su altre sei rapine consumate nell’hinterland bolognese e modenese nei mesi precedenti e su altri personaggi che farebbero parte della banda di malavitosi.

I reati sono stati commessi sempre in orari pomeridiani e soltanto dopo un attento sopralluogo finalizzato a studiare la banca da colpire. Il modus operandi era sempre lo stesso: il giorno della rapina la banda prendeva in locazione un veicolo per passare inosservata ad eventuali controlli delle forze di polizia (spesso un camper guidato da una donna); con il mezzo ”pulito” i malviventi si avvicinavano alla banca e uno di loro entrava dentro a volto scoperto mentre gli altri, in un modo o nell’altro, lo seguivano con mascheramenti (parrucche, occhiali o berrettini da baseball).

Una volta dentro l’istituto di credito, i rapinatori immobilizzavano tutti i presenti, impiegati e clienti, sottraevano loro i cellulari per evitare che qualcuno potesse avvisare le forze dell’ordine, dopodichè legavano i polsi delle persone con fascette di plastica per poi radunarle in un locale, ad eccezione dell’impiegato della banca che deteneva i codici delle casseforti. Inseriti i codici temporizzati, i rapinatori s’impossessavano del denaro fuggendo a bordo del veicolo preso a noleggio.
















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