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Venerdì 6 luglio Alessio Bertallot aprirà a Reggio Emilia la 3^ edizione di ‘Antwork’, con i giovani creativi della via Emilia

Giunto alla sua terza edizione, AntWork, progetto degli assessorati alla Cultura dei Comuni di  Modena, Reggio Emilia e Parma realizzato per mettere in circuito i giovani creativi delle tre città, ottiene quest’anno il sostegno della Presidenza del Dipartimento della Gioventù – Consiglio dei Ministri e di Anci – Associazione Nazionale Comuni Italiani e della Regione Emilia Romagna

Nelle serate estive organizzate dai tre Comuni, tornano ad essere protagonisti i giovani artisti coinvolti in un fitto calendario di appuntamenti, che ha preso il via a Modena venerdì 29 giugno e proseguirà fino al 15 agosto, con un programma di esposizioni, proiezioni e performance. Uno scambio virtuoso e creativo fra le tre città, con gruppi di lavoro, produzioni originali e spettacoli intorno al tema conduttore dell’edizione 2012: LAND! Terra!.

Un festival della creatività lungo la Via Emilia che interseca le arti visive, la musica, la poesia, il design, le arti performative.

Le sei serate sono distribuite tra giugno e luglio nelle tre città, dove un centinaio di giovani artisti coinvolti nella produzioni animeranno i diversi appuntamenti dedicati al tema LAND! Terra!

Dopo il successo della prima serata a Modena, dedicato alla parola e ai giovani cantautori, con ospite Brunori Sas, il programma di AntWork riprende il 6 luglio a Reggio Emilia nello Spazio Gerra (Piazza XXV Aprile 2), con una mostra e una due giorni non-stop che pone le arti visive al centro, ispirandosi alla celebre canzone di Bruce Springsteen The Promised Land, dove la terra è appartenenza, realtà, ricerca, patria elettiva, ma anche l’unica terra che ci è data e di cui prendersi cura. Ospite speciale a Reggio Emilia sarà il musicista e dj Alessio Bertallot, musicista, cantante, ma soprattutto il Dj di riferimento in Italia per la musica elettronica e dance alternativa. La sua attuale attività radiofonica con “RaiTunes” a Rai  Radio 2 e la domenica sera su Rai5 intercetta le tendenze artistiche e la creatività diffusa che viaggia in rete e le reinterpreta con le proprie sonorizzazioni. Bertallot spazia dal Funk, alla House, al Dubstep, alla Drum’n’Bass: la ricchezza della sua musica è dimostrata sui ‘dancefloor’ europei, dai Magazzini Generali di Milano, al Privilege di Ibiza, allo Snowbombing festival di Mayrhofen.

Ad accompagnarlo con immagini sarà Marco Cadioli, net-artist che in diretta elabora e riconfigura le immagini di Google Earth in nuove terre immaginarie.

Con il medesimo approccio ‘crossmediale’ sarà la mostra AW4, che si aprirà nello Spazio Gerra proprio il 6 luglio, alle ore 21, che intende far collaborare giovani artisti delle tre città attraverso l’incontro di diversi linguaggi. Nel vernissage del 6 luglio verranno esposte 15 opere di giovani artisti e, nell’arco delle successive 24 ore, lo Spazio Gerra rimarrà aperto ininterrottamente per permettere ad altrettanti artisti di rileggere le opere originali e di proporne una “Remix Version” che verrà presentata nella seconda inaugurazione di sabato 7 luglio.

In questo modo il pubblico potrà seguire dal vivo il lavoro degli artisti e il “making of” dell’allestimento finale della mostra.

Gli scatti e le interviste realizzate da Aldo Soligno sulla deforestazione di Haiti nel lavoro Ripartendo dal suolo diventano così oggetto di sonorizzazione da parte di Lo-Fi Baala con Marco Ariani al violoncello; le architetture involontarie del parmigiano Francesco Palù raccontano invece come secoli di estrazioni abbiano trasformato la geologia delle montagne di Carrara, mentre il lavoro di Giovanni Fantasia, su cui interviene l’artista reggiano Fosco Grisendi, narra delle trasformazioni dei paesaggi “non conformi”del sassuolese giocando con il concetto di cartolina e di punto panoramico; il lavoro fotografico di Nicolò Cecchella Farmers diventa oggetto della scrittura di Giulia D’Elia, mentre Vincenzo Malara racconta il viaggio romantico nei paesaggi di Francesco Baldi; le illustrazioni di Monica Rossi della serie Non infrangere i miei sogni diventano spunto per un racconto di Prisca Amaro, mentre le terre incontaminate e paradisiache di Laura Serri, racchiuse sotto campane di vetro, si fanno ambientazione per le tavole di fumetto disegnate da Lucia Manfredi. Tante sono le performance che nella 24 ore di apertura dello Spazio Gerra verranno ideate e proposte poi al pubblico la sera del 7 luglio: la terra nuda e brulla delle fotografie di Andrea Delai viene trasformata in disegno dal vivo da Mattia Scappini con sonorizzazione di Luca Perciballi; i dipinti di Enrica Berselli in cui la terra è elemento di rigenerazione vengono tradotti in danza dal duo Dancewoods, mentre le opre concettuali di Caterina Voltolini, in cui la terra è un’immagine mentale, un miraggio, un ricordo, si fanno quinta per il set di Tommaso Mori fotografico aperto a tutti visitatori. Inoltre si potrà assistere alla costruzione delle performance in divenire di Manuel Portioli, impegnato in una maratona di disegno che segue il ciclo di rotazione terrestre di 24 ore, la creazione città aerea ideata da Ingrid Russo a partire dai disegni di Ema Cadar; il Karma della formica, performance teatrale di LTDance con visual di Cesare Parmiggiani, la proiezione del cortometraggio Vetro di Valentina Arena e infine il remix da parte del Coro Polifonico di Montecchio di un brano post-punk dei Divisione Syphon.

Street artist della città interveranno in esterno durante le due giornate di apertura, mentre l’apparato critico della mostra verrà realizzato, sempre nelle giornate inaugurali, in “presa diretta” dalle giovani curatrici Francesca Mora e Chiara Messori.

Il tutto sarà accompagnato dalla diretta radio di K-Rock in collaborazione con Radio Rumore e Radio Rokka e in streaming da C-you tv.

Resterà aperto per tutta la durata della mostra il Question Mark Bar, in collaborazione con il Circolo Arci Tunnel, che realizzerà inoltre le sonorizzazione degli spazi e degli esterni nella serata di venerdì 6 luglio, in collaborazione con WoW.

In seguito, il festival si sposterà a ovest e raggiungerà la città di Parma il 18 e 19 luglio, seguendo le parole dei Doors che nella loro Land Ho! (l’urlo del marinaio che avvista la terraferma) suggeriscono un’idea di terra come miraggio, conquista, viaggio, meta da raggiungere, orizzonte. Qui sono l’espressività della danza, del movimento, dell’action painting e la libertà creativa della street art ad animare il programma; testimonial d’eccellenza della prima serata sarà una delle più importanti realtà nazionali della scena musicale indie, A Classic Education. Con loro anche Welcome Back Sailors e Sara Loreni.

Ma saranno soprattutto le tante piccole produzioni create dalla rete AntWork a giocare il ruolo da protagoniste. In una commistione fra parola, danza, live painting e video arte, affidata a Officina delle Arti, si andrà ad esplorare ed approfondire il tema terra, Land, asse portante dei contenuti di tutta la programmazione.

Il secondo appuntamento parmigiano ci riporterà alla terra più vicina a noi, quella urbana, l’asfalto e le pavimentazioni delle città. Un contest aperto di freestyle capitanato dal collettivo La Kattiveria  e che vedrà la partecipazione di tante nuove realtà. Sui ritmi hip hop si muoverà una coreografia spontanea di numerosi breakdancer che a loro volta animeranno gli spazi a disposizione secondo un criterio di totale condivisione e improvvisazione. Il luogo scelto per la due giorni sarà il Centro Giovani Montanara, che per l’occasione coinvolgerà alcune fra le più interessanti realtà cresciute al suo interno, a partire dalla messa a disposizione della Web Radio del centro che farà da amplificatore on-line di quanto succederà.

Giunto alla sua terza edizione AntWork 2012 si propone come uno degli eventi principali dell’estate emiliana, confermandosi fra i progetti più attivi e partecipati, dedicati alla creatività giovanile e gettando ulteriormente le basi per le future produzioni.
















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