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Margherita Hack mercoledì a Cà de Caroli di Scandiano

Si chiama ‘La mia vita in bicicletta’ (Ediciclo) il nuovo libro di Margherita Hack che lo stessa scienziata presenterà il prossimo mercoledì 4 luglio al circolo Arci Le ciminiere a Cà de Caroli di Scandiano (via del Cemento, in una serata che inizierà con la cena (ore 20) e proseguirà con l’intervista condotta da Paolo Bonacini alle 21,30.

Prosegue così “Metti una sera a cena” alle ciminiere, la proposta del circolo Arci Le Ciminiere di Ca’ de Caroli con il comitato provinciale Arci e EpochèArtEventi, che proporrà appuntamenti di cultura e ruoterà attorno ai temi legalità, giustizia, solidarietà nella modalità della cena informale e incontro a seguire. Il 17 luglio l’ospite della rassegna sarà il disegnatore fumettista Vauro Senesi, mentre per il 23 luglio è atteso Don Andrea Gallo. (Per informazioni e prenotazioni 348/6400784)

Il libro della Hack è un’occasione per rivivere la sua vita al ritmo di dolci pedalate e con un’ironia garbata tutta toscana. La celebre scienziata racconta gli anni dal triciclo alla bici da corsa. In mezzo ci sono le salite fiorentine; l’università a Firenze; la guerra e la non adesione al Fascismo; il suo amore per Aldo (che teneva per Guerra e non per Binda come lei e che, prima di diventare suo marito, fu grande amico d’infanzia e di giochi al Bobolino); la passione per la bicicletta e il salto in alto; la carriera nell’astrofisica; l’affetto per gli animali; Trieste e le gite a due ruote nel Carso, a respirare la natura; o le pedalate a Barcola, per farsi una bella nuotata… Di questo ultimo decennio ci descrive l’impegno civile, l’attenzione all’ambiente e la sua “quarta giovinezza”, lontana dai successi giovanili e dalla bicicletta, ormai “appesa al chiodo”, ma sempre più ricca di sogni e di ideali.

La bicicletta come punto di fuga che mette in prospettiva il mondo: detta le leggi per un mondo più ecologico, riduce la superbia dei dittatori a caricatura, ci spiega in cosa consista la giovinezza e ci mostra come forse l’essenza della vita a due sia proprio il saper divertirsi a mantenere l’equilibrio in due su una stessa bici traballante. Riesce a trasformare insomma le due ruote in una metafora della vita, questa gustosa e atipica autobiografia La mia vita in bicicletta, firmata dall’astrofisica Margherita Hack, classe 1922.

Col ritmo scanzonato della sua fiorentina vitalità, pedalata dopo pedalata e di buona lena, divoriamo scattanti capitoletti in cui l’autrice ripercorre quasi un secolo di storia con gincane e carambole fra innamoramenti, affetti famigliari, passioni intellettuali e (naturalmente) escursioni all’aria aperta, sulle due ruote e spesso con al seguito gli animali di casa.

Margherita Hack è una delle figure più prestigiose e limpide del mondo scientifico italiano, da sempre in prima fila per i diritti delle donne e per la laicità dello Stato, sincera, democratica ed antifascista.
















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