“L’allarme lanciato da Agea e ministero agricolo a marzo scorso sembra essere stato raccolto dagli allevatori e la campagna lattiera 2011/12 si è chiusa ancora senza superamento delle quote latte: Agea infatti ha comunicato una produzione finale di 10.841. 951,361 ton. a fronte di una quota di nazionale di 10.883.073,850”. Lo rileva il presidente della Cia di Reggio Emilia Ivan Bertolini, che aggiunge: “Ora occorre con la massima rapidità procedere al rimborso delle trattenute effettuate agli allevatori in via preventiva. Lo richiede la situazione economica e la mancanza di liquidità delle aziende, ancora più lo richiede la situazione di allevamenti e caseifici nelle zone terremotate, come la Bassa reggiana”.
“Agea – prosegue Bertolini – annuncia nella sua nota di voler procedere ad avviare i rimborsi entro giugno, ci auguriamo che così sia, perché anche le procedure diventano un fattore decisivo nell’affrontare situazioni critiche, siano esse la crisi generale o quella ingenerata dal terremoto in alcune aree dell’Emilia. Del resto, uno degli svantaggi strutturali che la nostra agricoltura deve quotidianamente affrontare rispetto ai partner/competitors europei è proprio la lentezza della burocrazia. Ci auguriamo di poter in questo caso registrare che i comportamenti corrispondono alle promesse e che i nostri allevamenti ed i caseifici del Parmigiano-Reggiano vengono aiutati con atti concreti anche dalle strutture statali (oltre che dai semplici cittadini che stanno rispondendo in maniera encomiabile all’acquisto del formaggio ‘terremotato’) e non solo con promesse”.