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Reggio, scritte murali di matrice politica dai toni minacciosi. Due informazioni di garanzia della Digos

Nelle prime ore della mattinata di ieri 13 giugno la Digos della Questura di Reggio Emilia, in seguito ad una articolata attività d’indagine coordinata dal Sostituto Procuratore Maria Rita Pantani, relativa all’individuazione degli autori di scritte murali di matrice politica dai toni minacciosi e offensivi nei confronti del Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, del Procuratore Capo di Torino, Giancarlo Caselli, del Sindaco di Torino, Piero Fassino, del Presidente della Repubblica Bielorussa, Alexander Lukashenko, ha eseguito nei confronti di D.C.C., di anni 40, impiegato, e F.B, di anni 28, operaio, residenti a Reggio Emilia, entrambi con precedenti di polizia per reati in materia di ordine pubblico, militanti del locale sodalizio di estrema sinistra Collettivo AutOrganizzato R60, una perquisizione locale con contestuale informazione di garanzia a loro carico poiché formalmente indagati per:

A) Offese all’onore e al prestigio del Presidente della Repubblica, art.278 c.p., per aver scritto con vernice spray, su un muro di questo capoluogo, una frase che lede l’onore e il prestigio del Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano.

B) Violenza o minaccia ad un Corpo politico, amministrativo o giudiziario, art.338 c.p., per aver scritto con vernice spray, su tre muri diversi di questo capoluogo, frasi gravemente minacciose nei confronti del Procuratore Capo di Torino Dr. Giancarlo Caselli.

C) Oltraggio a un corpo politico, amministrativo o giudiziario, art.342 c.p., per aver scritto con vernice spray, sui muri di questo capoluogo frasi che offendono l’onore e il prestigio del Sindaco di Torino, Piero Fassino, e del Procuratore Capo della Repubblica di Torino, Giancarlo Caselli.

D) Imbrattamento e deturpamento di cose altrui, art 639 c.p. (punto 4 comma 2), per aver imbrattato e deturpato con simboli e frasi murali effettuate con vernice spray i muri di alcuni edifici di questo capoluogo.

Le scritte in argomento, “NAPOLITANO SCHIFOSO BORGHESE NO TAV”, “FASSINO PORCO NO TAV”, “CASELLI: COLPIRNE UNO X EDUCARNE CENTO NO TAV”, “CASELLI BASTARDO NO TAV”, “PIOMBO X CASELLI NO TAV, “LA REPRESSIONE NON CI FERMERA’ NO TAV”, “LIBER* TUTT* NO TAV” e “LUKASHENKO ASSASSINO”, effettuate con vernice spray in diversi punti di questo capoluogo nella notte dello scorso 28 gennaio, erano attinenti agli arresti operati in quel periodo a carico di esponenti del movimento NO TAV di seguito alle ordinanze di custodia cautelare emesse a loro carico su richiesta dalla Procura della Repubblica di Torino.

La scritta contro il Presidente Lukashenko, effettuata davanti la sede del Consolato Onorario della Repubblica Bielorussa di Reggio Emilia, invece è stata effettuata contro quel Capo di Stato poiché fortemente stigmatizzato dal Collettivo AutOrganizzato R60 per le sue scelte politiche, soprattutto quelle economiche.

Nel corso delle perquisizioni, estese anche nella sede del Collettivo AutOrganizzato R60, ubicata in questa via Berta c/c, sono stati rinvenuti e sequestrati agli indagati computer, macchine fotografiche, telecamere, diverse bombolette di vernice spray, stampi per verniciare simboli sui muri, locali quotidiani riportanti nelle pagine delle cronache fatti riguardanti diverse scritte murali contro locali esponenti delle istituzioni, dell’economia, della politica e di altri movimenti antagonisti, sulle quali sono in corso accertamenti comparativi da parte della Polizia Scientifica di Roma, mazze di legno e numeroso materiale cartaceo d’area.

In particolare nel domicilio di uno dei perquisiti è stato rinvenuto tra la documentazione esaminata un foglio manoscritto riportante il simbolo della stella a cinque punte con ai lati le iniziali “B.R.” e sotto la scritta “Brigate Rosse”, datato 1 marzo 2007, verosimilmente apocrifo ma dal probabile intento emulativo.

Sono in corso accertamenti sul materiale cartaceo sequestrato.

















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