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A Bergogno di Casina è festa nel fine settimana

Che gusto poteva avere il pane che consumava Matidle di Canossa? E’ quello che si chiedono da queste parti, nell’Appennino Reggiano, “a un tiro di voce” da Canossa dove, per tre giorni, ci si tufferà nel medioevo tra falconieri, ‘erbe commestibili’, mercato medievale, danze classiche e molto altro. Nel segno del pane, macinato a pietra, cotto nel forno, tratto da varietà locali, che “la stessa Matilde consumava” (a suo tempo”. Riecco a Bergogno (e Paullo di Casina) la terza edizione della tre giorni medievali che ha per titolo proprio “Il pane di Matilde”. Un prestigioso appuntamento rievocativo all’insegna di storia, natura, musica, artigianato, gastronomia tipica e cultura medievale in quel di Bergogno.

Molte le novità. A partire dal titolo del “Convivio storico – spiega Luana Pili, presidente dell’Assocazione Bergogno Medievale – che aprirà la tre giorni, venerdì 15 giugno, alle 20.30, presso il Ristorante ‘Borgo Antico’: si parlerà della ‘Flora nelle terre canossane’ con il naturalista reggiano Villiam Morelli, intervistato dal giornalista Gabriele Arlotti sul tema delle ‘erbe commestibili’, come scoprire e riconoscerle. La mattina del sabato si potranno, quindi, ammirare flora, fauna e territori canossani in un’escursione guidata sul sentiero Matilde, con partenza alle 9.15 (prenotazioni a Eva 347/6912689; Antonella 338/1705689). Quindi presso la suggestiva corte Barbieri il concerto di musica classica del quartetto d’archi ‘Matilde’ previsto per sabato 15, la sera, con atmosfere nel borgo seguite dalle danze medievali. Il clou domenica 17 giugno, alle ore 15, con la filiera della panificazione, a partire dalla tradizionale setacciatura della farina ottenuta da antiche qualità di grano recuperate dai bergognesi Maurizio Fontanili e Tiziano Olmi”.

Non è finita: “A seguire impasto e cottura dimostrativa nell’antico forno presso il palazzo podestarile dei Conti Giovanardi animato dai borghigiani in costumi d’epoca. Quindi la curiosa presenza dei ‘Falchi del Secchia’, un gruppo di arcieri medievali con dimostrazioni di tiro con l’arco e finte contese cortesi. Per i visitatori sarà anche possibile cimentarsi nelle emozioni del tiro con l’arco in appositi spazi predisposti a cura del gruppo storico. Sarà attivo il mercato medievale con antichi mestieri, artigianato e prodotti tipici locali di produttori consorziati al Con.v.A.. Altra novità lo spazio bimbi con il giullare di corte Gianmarco Bertolini e il mastro sellaio Pietro Campani da Rondinara. Da non perdere il grande corteo storico finale aperto dal ‘Gruppo sbandieratori Madonna della Battaglia’”.

La direzione artistica della tre giorni di Bergogno è stata ancora una volta affidata alla consolidata regia di Ubaldo Montruccoli: “Siamo una piccola Associazione, ancora agli inizi di un cammino che ci auguriamo lungo e luminoso per il nostro borgo storico, ma quest’anno vogliamo anche essere particolarmente vicini, con tutto quello che riusciremo a fare, alle popolazioni emiliane colpite dal recente terremoto”. E’ per questo che l’Associazione di “Bergogno Medievale” ha aderito al coordinamento casinese coordinato dalla Protezione Civile di Casina per studiare strategie d’intervento a favore delle popolazioni gravemente provate dal recente sisma. L’evento, creato dalla neonata Associazione “Bergogno Medievale” in collaborazione con il Con.V.A. (Consorzio per la Valorizzazione dei prodotti dell’Appennino) si propone la riscoperta, la valorizzazione e il rilancio storico-abitativo del piccolo borgo paullese che, a cavallo dell’anno mille, contribuì in modo reale e fattivo alla grandezza e allo splendore dell’epopea canossana. E Bergogno dista da Canossa solo “un tiro di voce”.

Nella foto (di U. Montruccoli): Il pane di Matilde e Chiara Magnani di Bergogno, laureanda in Filosofia Teoretica presso l’Università degli Studi di Parma

















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