A distanza di 20 giorni dall’inizio del sisma nella Bassa modenese sorprende che il senatore Giovanardi sia intervenuto quasi esclusivamente per difendere le ragioni di ERS e il progetto di stoccaggio del gas a Rivara e per attaccare sindaci e amministratori dei Comuni impegnati nel fronteggiare le conseguenze delle devastanti e continue scosse di terremoto. Vista la gravità della situazione in cui tutti, di destra e di sinistra, sono doverosamente coinvolti per superare l’emergenza, non mi pare proprio che sia quello cui c’è bisogno.
Viste le importanti cariche che ricopre (ricordo che oltre ad essere senatore della Repubblica è anche membro dell’Ufficio di Presidenza del PdL, membro di diritto del Coordinamento PdL in regione Emilia-Romagna e in provincia di Modena, fondatore dell’Associazione Popolari e Liberali, quindi presumo anche Presidente di questa Associazione nazionale. Mi scuso se ho omesso altre importanti cariche che purtroppo non conosco), mi sarei aspettato una maggiore concentrazione su proposte e azioni da mettere in campo per superare l’emergenza e avviare la ricostruzione. Di tutto questo però ho trovato poco o nulla, sicuramente per mio limite personale, di cui faccio ammenda.
Per carità non sono ad esprimere giudizi che non mi competono, anche perché prima di guardare le pagliuzze negli occhi del mio prossimo sono abituato a vedere la trave nei miei. Mi permetto solo di ricordare molto sommessamente che nel PdL tanti come me (oserei dire la maggioranza) sono sempre stati contrari a quel progetto del deposito di stoccaggio gas a Rivara, ma adesso tentiamo di impegnare il nostro tempo per cercare di aiutare chi sta vivendo un dramma. Francamente mi auguro che quel deposito non si farà più e che la società e sponsor vari se ne facciano una ragione una volta per tutte.
Ma ora certe polemiche, pretestuose e difficili da comprendere, possono attendere. Noi pensiamo ai terremotati.
(Dante Mazzi, capogruppo PdL in Consiglio provinciale di Modena)