Si stima possano essere 2 o 3 mila i giocatori d’azzardo compulsivi a Modena, su un totale di circa 70 mila persone che potenzialmente utilizzerebbero slot machine e i videopoker, installati in sale da gioco, bar, tabaccherie o edicole. I dati fanno riferimento alla “Ricerca nazionale sulle abitudini di gioco degli italiani”, svolta nel 2011 dal Coordinamento gruppi per giocatori d’azzardo, su un campione di 1860 persone in diverse città, inclusa Modena. “Se si guarda ai dati modenesi, relativi all’accesso ai servizi ambulatoriali dell’Ausl per le dipendenze, l’identikit del giocatore di un maschio 40enne, sposato, con un figlio, che gioca in modo compulsivo da due anni al videopoker e ha una situazione finanziaria compromessa”.
A fornire il quadro, nell’ultima seduta del Consiglio comunale di lunedì 28 maggio, è stata l’assessore alle Politiche sociali del Comune di Modena Francesca Maletti, rispondendo all’interpellanza di William Garagnani. Il consigliere Pd aveva chiesto di conoscere la situazione del gioco d’azzardo legale a Modena, sottolineando con preoccupazione che “ci sono anche molti studenti tra coloro che scommettono quotidianamente”.
L’assessore Maletti ha ricordato che i giocatori sono sia uomini che donne, ma soprattutto i primi sono a rischio di dipendenza patologica: “In base ai dati nazionali, il 70% del campione spende meno di 10 euro a settimana, il 2,5% dai 150 ai 300 euro a settimana e l’1,7% supera i 300 euro”. A Modena le sale giochi autorizzate dal Comune sono cinque: Big Apple in viale Storchi 11, The Devil in via Giardini 476, Bowling in via Emilia Ovest 451, Giocomatica in via Perlasca 20, Sala giochi all’interno del Cinema Victoria in via Ramelli 99/100. Le altre attività sono autorizzate dalla Questura previa concessione statale. Per gli apparecchi come “new slot” e “videolottery” non serve autorizzazione del Comune, pertanto non ne esiste un censimento. La legge stabilisce però il numero massimo di apparecchi installabili.
“Il Comune di Modena – ha aggiunto Maletti – con la variante al Piano operativo comunale approvata a gennaio, ha inteso circoscrivere la diffusione delle sale giochi e sale scommesse, disciplinando in modo stringente la loro collocazione”. L’assessore ha elencato gli interventi in atto, sia in termini di controlli, sia di prevenzione e cura: “Nel 2011, la Polizia Municipale ha eseguito 1629 controlli su apparecchiature e attività. Non sono state accertate violazioni relative all’uso degli apparecchi da parte di minorenni. Ci sono state quattro sanzioni dovute alla mancata esposizione dei regolamenti o al numero eccessivo di apparecchi installati. All’ex ospedale Estense – ha proseguito l’assessore – esiste uno sportello dell’Ausl dedicato alle dipendenze da alcol, tabacco e gioco”.
Nel 2011 l’ambulatorio dell’Ausl ha seguito 24 persone, 6 in più dell’anno precedente: 16 uomini e 8 donne. La fascia d’età prevalente è quella tra i 41 e i 50 anni. Tra il 2008 e il 2011 hanno utilizzato il servizio 67 persone, di cui 29 originari della provincia di Modena, 31 di fuori Modena, 9 di origine straniera. In maggioranza si tratta di persone sposate (35 su 67), occupate (33 su 67, di cui 20 operai, 19 impiegati e 4 artigiani), con la licenza media come titolo di studio (45 su 67), e un’abitazione di proprietà (81%). Il gioco più praticato è il videopoker (59,7% dei casi). “Gli operatori – ha aggiunto l’assessore – forniscono consulenza e informazioni sui gruppi di mutuo aiuto. Il primo campanello d’allarme è la mancanza di denaro. Famiglia e amici sono fondamentali per riconoscere il problema e accompagnare la cura”.
Nel dibattito, Vittorio Ballestrazzi ha parlato di “situazione gravissima che rischia di aumentare con l’evoluzione della crisi”. Nicola Rossi (Lega Moderna) ha stigmatizzato la presenza di numerosi giocatori o ex giocatori del Modena calcio tra gli indagati nei recenti scandali. Francesco Rocco (Pd), ha replicato: “Sono indagati circa 400 giocatori, alcuni sono passati da Modena, ma i fatti imputati erano riferiti ad altre società”. Federico Ricci (Sinistra per Modena) ha ricordato il radicamento mafioso legato al gioco d’azzardo. Garagnani ha deprecato le “campagne ministeriali schizofreniche sul gioco d’azzardo responsabile”.
L’assessore Maletti ha replicato: “Non stiamo sottovalutando il problema: Nelle scuole esistono percorsi dell’azienda Usl contro gli abusi, incluso il gioco. Il nostro Comune è tra i pochi ad avere limitato l’insediamento di sale gioco nelle zone residenziali e la Polizia Municipale svolge molti controlli su quelle esistenti. Possiamo migliorare ancora, facendo conoscere meglio i numeri verdi e i servizi ai quali rivolgersi. Chiediamo anche ai cittadini – ha concluso l’assessore – di essere attenti e vigili sulla situazione di amici, familiari o colleghi, per intercettare i segnali di una potenziale dipendenza da gioco”.