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Dall’Università di Modena e Reggio misure urgenti per emergenza terremoto

In considerazione del perdurante stato di emergenza sofferto dalla popolazione per effetto dei tragici eventi sismici di questi giorni, che sta determinando notevoli disagi nella vita di tutti i giorni a tanta parte anche dei nostri studenti, del personale tecnico-amministrativo e dei colleghi, il Rettore prof. Aldo Tomasi dell’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia si è fatto promotore dell’adozione di alcuni provvedimenti urgenti, che si sono resi necessari per consentire di portare a termine nel migliore dei modi l’Anno Accademico 2011/2012 senza recare danno alla comunità universitaria, soprattutto agli iscritti, molti dei quali sono oggi impegnati nell’opera di soccorso alle genti dei territori terremotati.

Tra le misure prese, il Rettore ha disposto, rivolgendo un pressante invito in questo senso ai Presidi di Facoltà, l’inderogabile termine delle lezioni per venerdì 8 giugno 2012 e l’invito ai colleghi di provvedere a rifissare tra oggi e settembre le date degli appelli per esami, rinviati a seguito della forzata chiusura dell’Ateneo, prevedendo con una certa flessibilità – qualora si renda opportuno in ragione della eccezionalità della situazione e delle condizioni vissute dagli studenti e dai loro famigliari – sessioni di esami straordinarie aggiuntive a quelle previste dal calendario accademico.

Inoltre, il Rettore ha assicurato che verrà deciso dagli organi accademici, già sensibilizzati e consultati in questo senso, che nell’imminente nuovo Anno Accademico 2012/2013 gli iscritti figli di famiglie che hanno subito danni materiali per il terremoto o i cui famigliari si trovano forzatamente in cassa integrazione o hanno dovuto osservare un lungo periodo di CIG, perché dipendenti di aziende ubicate nelle zone colpite dal sisma, saranno esonerati dal pagamento delle tasse universitarie, ad esclusione della tassa regionale e dell’imposta di bollo.

“Ci sembra – ha affermato il Rettore prof. Aldo Tomasi – una decisione perfino ovvia da prendere ed un modo concreto, anche se minimo rispetto alla portata del disastro, per incoraggiare quanti hanno già subito pesantemente le conseguenze del sisma a non mollare e a reagire alle avversità”.

Anche in questi giorni, poi, ha assicurato il Rettore sono proseguiti da parte dei tecnici del nostro Ufficio Tecnico e del pool di colleghi incaricati, comprendente i professori Mario Cannarozzi, Enrico Radi, Marcello Tarantino ed il ricercatore universitario dott. Loris Vincenzi, validamente aiutati da giovani collaboratori, i sopralluoghi sulle varie strutture accademiche (aule, biblioteche, laboratori, uffici, ecc.) per constatare la presenza di eventuali danni.

Per quanto riguarda la sede di Reggio Emilia la condizione delle strutture, anche dopo le verifiche seguite alle scosse del 29 maggio e del 3 giugno, è del tutto normale non evidenziando danni o elementi di pericolosità tali da ipotizzare nuove interruzioni o l’adozione di misure di sospensione delle attività accademiche.

A Modena, dove la natura del fenomeno sismico è stata più violenta, le verifiche condotte con molta accuratezza hanno colto la presenza, oltre ai problemi già rilevati alla Palestra del CUS Modena, alla facciata esterna del Dipartimento di Fisica e ad alcune aule del Dipartimento di Chimica, danni anche ad altre strutture, aule e uffici, ma di entità non tale da compromettere un loro recupero funzionale in tempi brevi. Quanto allo stato di sicurezza degli edifici, la perizia degli esperti ha escluso che qualcuna delle strutture possa aver subito lesioni o danni, tali da suggerirne una permanente inagibilità. Pur tuttavia il Rettore, in attesa di eseguire gli interventi manutentivi straordinari suggeriti dai tecnici, che potrebbero comportare temporanei disagi organizzativi alla continuità didattica, non ha escluso la possibilità di fare ricorso a soluzioni logistiche alternative che consentano il regolare svolgimento delle attività in programma.

“Nessuna delle nostre strutture – ha dichiarato il Rettore prof. Aldo Tomasi – risulta seriamente danneggiata. I sopraluoghi, affidati a persone molto valide e competenti, sono risultati nel complesso incoraggianti. Non mancano da parte del pool tecnico inviti e suggerimenti a migliorare la condizione strutturale di alcuni edifici, ma si tratta di interventi manutentivi, ad eccezione della palestra del CUS Modena, che contiamo di concludere entro l’estate per restituire i luoghi universitari alla loro completa fruibilità prima dell’avvio del nuovo Anno Accademico così da fornire agli iscritti ed alle future matricole la garanzia di poter affrontare con serenità gli impegni che li attendono”.

















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