Il 22 maggio scorso, nel corso di una conferenza stampa, il Governo ha presentato il cosiddetto ‘provvedimento per la crescita’, che contemplava lo sblocco di circa 70 miliardi di euro di crediti vantanti dalle imprese nei confronti della Pubblica amministrazione, evidenziando che due terzi di tale debito era di competenza degli enti locali. Il Governo, pertanto, avrebbe dovuto necessariamente acquisire il parere della Conferenza Unificata, Stato-Regioni e Stato-Città ed autonomie locali, prima di emanare i quattro decreti previsti. La richiesta di tale parere, però, non è stata inserita all’ordine del giorno né della convocazione della Conferenza Unificata del 22 maggio scorso né della convocazione della Conferenza Unificata prevista il 6 giugno prossimo. Nonostante, quindi, gli annunci dell’Esecutivo e le elevate attese del mondo imprenditoriale, ad oggi nessun provvedimento è stato varato di quello che è non tanto un pacchetto per la crescita bensì l’avvio di un ravvedimento operoso da parte dello Stato inadempiente. Il Gruppo regionale PDL, pertanto, ha presentato una Risoluzione per chiedere al Presidente Errani e alla Giunta regionale di intervenire sul Governo e in sede di Conferenza dei Presidenti delle Regioni affinché venga inserita nella prima seduta utile della Conferenza Unificata la richiesta di parere sul cosiddetto ‘provvedimento per la crescita, così da rendere possibile, da parte del Governo, l’emanazione dei tanto attesi decreti, autentica boccata d’ossigeno per le imprese del Paese.
Fabio Filippi
