Rafforzare l’organico di polizia, garantire maggiore sicurezza per chi lavora nella struttura, rivedere i criteri di assegnazione per l’affidamento della gestione: sono le richieste che riguardano il Cie di Modena contenute nella risoluzione che il senatore Pd Giuliano Barbolini ha presentato, in mattinata, in Senato indirizzata al ministro dell’Interno Cancellieri.
Il Centro di identificazione ed espulsione di Modena di nuovo sul tavolo del ministro Cancellieri. Il senatore Pd Giuliano Barbolini ha, infatti, presentato oggi una interrogazione a risposta orale al ministro dell’Interno per chiedere di incrementare l’organico delle forze di polizia, di adottare iniziative per mettere maggiormente in sicurezza il Centro e di rivedere i criteri di base dell’asta per l’affidamento dei servizi di gestione della struttura. Il senatore Barbolini prende le mosse da quanto accaduto negli ultimi tempi: il tentativo di evasione violenta della notte tra il 21 e il 22 maggio nel corso del quale sono rimasti feriti alcuni militari della Guardia di finanza e dell’Esercito, la presa di posizione comune dei sindacati di polizia che denuncia come il controllo del Cie sia stato lasciato ricadere sulle forze di polizia con organici più che ridotti, e, infine, la lettera degli operatori della Misericordia che esprime preoccupazione per il futuro dei loro posti di lavoro e per quello della struttura dopo che la gestione è stata assegnata con un’asta al massimo ribasso. E’ tenuto conto di tutto questo che il senatore Barbolini ha scritto al ministro per chiedere “se non ritenga di intervenire con urgenza per incrementare l’organico della Polizia di Stato della provincia di Modena che, in seguito alla continua emorragia di personale, alla mancanza perdurante di un adeguato turnover, alla concomitanza della presenza del Cie e alla carenza di risorse, risultano ampiamente insufficienti a fare fronte ai compiti che quotidianamente vengono richiesti alle forze dell’ordine; quali iniziative intende adottare per mettere maggiormente in sicurezza il Centro di Identificazione ed Espulsione di Modena; se non ritenga opportuno rivedere i criteri posti alla base dell’asta per l’affidamento dei servizi di gestione di strutture particolari come i Cie da parte di ditte e/o cooperative che hanno dimostrato in passato la loro inaffidabilità accettando condizioni economiche che mettono a rischio sia un civile trattamento degli ospiti sia le condizioni di lavoro del personale”.