“Mi rendo conto benissimo che c’e’ chi vuole ritornare a vivere nelle proprie case, ma dobbiamo essere prudenti se non vogliamo pagare altri costi all’imprudenza”. Lo ha detto il prefetto Franco Gabrielli, capo della Protezione civile nazionale, parlando con i giornalisti a Marzaglia a proposito della volonta’ manifestata da centinaia di sfollati di voler rientrare al piu’ presto nelle proprie case, in quelle che non presentano danni rilevanti, nell’area del sisma in Emilia.
Ai cronisti che gli chiedevano un commento sulle numerose famiglie che hanno scelto di piantare una tenda nel giardino di casa, Gabrielli ha risposto: “la gente vuole stare nella sua tenda perche’ non vuole la promiscuita’ delle tendopoli e soprattutto perche’ vuole stare vicino alla casa della sua vita”.
“Nel suo insieme il servizio nazionale di Protezione civile sta mettendo in campo nell’area dell’Emilia colpita dal terremoto oltre 4 mila unita’ per l’assistenza”. ha poi aggiunto il prefetto Franco Gabrielli, parlando a Marzaglia, dove ha sede il centro di coordinamento dei soccorsi, dove questa mattina sono arrivati in visita i tre leader sindacali di Cgil, Cisl e Uil, Susanna Camusso, Raffaele Bonanni e Luigi Angeletti.
“In Emilia per nostra fortuna, nella disgrazia, c’e’ un territorio bene organizzato, con una coesione sociale importante. Siamo ancora in una fase di emergenza, forse non piu’ acuta, ma ovviamente esistono numerose criticita’ che cerchiamo di risolvere con il nostro lavoro quotidiano”, ha affermato Gabrielli ricordando come l’emergenza cessera’ solo nel momento in cui si potra’ tornare all’attivita’ ordinaria.