Nel pomeriggio di oggi, venerdì 1° giugno, nei Chiostri di San Pietro di Reggio Emilia, si è svolta la seconda parte di “Anche tu day”, una giornata in cui l’esperienza di coloro che a diverso titolo si occupano della loro comunità, mettendo a disposizione il proprio tempo e le proprie energie, è stata pubblicamente raccontata e premiata.
Nell’antico chiostro grande di San Pietro, con “La città ringrazia chi la rende migliore”, dopo le note di apertura del gruppo musicale Akai, il sindaco Graziano Delrio e gli assessori Natalia Maramotti (Cura della comunità) e Iuna Sassi (Scuola e giovani) hanno ringraziato giovani, volontari, scuole e associazioni che hanno partecipato alle esperienze “Leva Giovani” e “Anche tu per esempio” e hanno premiato ragazze e ragazzi che hanno partecipato ai progetti di “Leva” scolastica.
“Siamo tutti molto colpiti dalle immagini arrivate da Modena e Ferrara” ha detto il sindaco Delrio. “In quelle zone siamo presenti anche noi, la nostra gente. Gente meravigliosa, che si prodiga per dare una mano, che vi dedica tempo. Purtroppo, il Pil non valuta l’importanza di questi gesti di cura, e invece questi gesti hanno un effetto contagioso forte perché, come diciamo sempre, la cura genera cura e quindi benessere. Costruire relazione genera infatti qualcosa di più del semplice gesto in sé, perché una persona più un’altra persona non genera due persone, ma una terza cosa: il senso di una comunità più forte.
È per questo che abbiamo voluto mettere in valore quello che c’è e incoraggiare quello che non c’era. La mia presenza qui oggi è innanzitutto di ringraziamento da parte della città a chi la rende migliore, a voi, che siete la città, al vostro impegno. Un impegno che, vi assicuro, darà tanto frutto in futuro”.
Nel ringraziare le scuole che hanno partecipato ai progetti di Leva giovani, offrendo una risposta all’invito del Comune al di sopra delle aspettative, Iuna Sassi ha annunciato tra l’altro che il progetto Leva giovani è stato scelto dalla regione Emilia Romagna come esempio da diffondere in tutto il territorio regionale. Sono poi seguite le premiazioni delle decine di associazioni e volontari presenti, non solo giovani, che uno ad uno sono saliti sul palco. Tra loro, molto applaudita, anche Laura Bocedi, ottantacinquenne con alle spalle 50 anni di volontariato.
Sono poi seguite le testimonianze dei rappresentanti del Centro per la vita e di Auser e i saluti dei rappresentanti di Coop.
La giornata è stata aperta la mattina, nella Sala del Tricolore, con un incontro su “Capitale sociale e cittadinanza attiva”, nel corso del quale sono state raccontate le iniziative realizzate dal Comune di Reggio per incrementare le opportunità di volontariato – attraverso i bandi “I reggiani, per esempio”, “Leva giovani” e “Anche tu per esempio” – ed è stato sviluppato un confronto con altre realtà, nazionali e internazionali, che hanno promosso esperienze analoghe a quella reggiana.
DA ‘LEVA GIOVANI’ AD ‘ANCHE TU PER ESEMPIO’
E’ dal 2007 che, con il progetto ‘Leva giovani’, si è avviata un’esperienza di cittadinanza attiva che ha reso protagonisti della vita locale oltre 1800 ragazzi e ragazze delle scuole superiori e dell’università. Dal 2008 l’Amministrazione comunale di Reggio Emilia, con il progetto “I Reggiani, per esempio”, ha iniziato poi a promuovere l’eccellenza reggiana del volontariato, dando visibilità ai diversi progetti realizzati dal mondo associativo, per renderli sempre più partner delle proprie politiche pubbliche attraverso appositi finanziamenti. Dal 2011, il progetto si è trasformato in un appello pubblico ai reggiani e alle reggiane con l’iniziativa “Anche tu per esempio”, volta a incrociare domanda e offerta nel settore del volontariato e a incentivare e consolidare le azioni spontanee di sostegno ai bisogni della comunità locale.
Anche tu per esempio – Il progetto ‘I Reggiani, per esempio’ prende avvio nel 2008 e nasce con l’intento di raccogliere buone pratiche di cittadinanza attiva e di responsabilità sociale da parte di enti, associazioni, imprese, gruppi di cittadine e cittadini o singole persone della città di Reggio Emilia.
In questa direzione, il Comune ha promosso, a partire dal marzo 2011, una chiamata, “Anche tu per esempio”, per favorire la partecipazione di cittadine e cittadini alla vita pubblica, promuovere la socialità e le relazioni in un’ottica di comunità e cittadinanza attiva, impedire forme di isolamento generando nuove possibilità di inclusione sociale.
Una chiamata per tutte e tutti coloro che desiderano dedicare un po’ di tempo agli altri e rafforzare un settore, il volontariato, che in città vede coinvolte già migliaia di persone.
Il progetto, promosso col Forum del terzo settore, è stato sviluppato in collaborazione con Azienda sanitaria locale (Ausl), Azienda ospedaliera Santa Maria Nuova, Farmacie comunali riunite (Fcr), Fondazione Manodori, Coop consumatori Nord-Est, Dar Voce.
Sono più di 500 le persone che dal marzo dello scorso anno hanno risposto alla “chiamata” di “ Anche tu per esempio”. Circa la metà delle persone che si sono messe in contatto hanno iniziato a svolgere attività di volontariato. Oltre 100 sono stati i progetti presentati da più di 40 protagonisti del terzo settore (Organizzazioni di volontariato, Cooperative sociali e Associazioni di promozione sociale) e da servizi del Comune.
Chi è interessato può consultare l’elenco delle opportunità disponibili sul sito www.reggianiperesempio.comune.re.it dove troverà una scheda di presentazione di ciascun progetto con l’indicazione delle mansioni, degli orari e dei luoghi di attività.
I progetti sono suddivisi in sei diversi ambiti, così da poter meglio orientare gli interessi dei volontari e comprendono: attività educative e ricreative (dai doposcuola ai campi gioco), attività culturali (informazioni e accoglienza in musei, biblioteche e luoghi storici), attività di sostegno alle persone (assistenza domiciliare o ospedaliera a persone anziane o ammalate, attività e uscite con ragazzi e adulti diversamente abili, ascolto e compagnia ad anziani soli), tutela dell’ambiente (Bicibus, cura degli animali e del verde, gestione delle oasi ecologiche), promozione e comunicazione (organizzazione di banchetti, vendita di prodotti per la ricerca fondi), attività amministrative (segreteria, archiviazione, gestione dati, ricerca e traduzione materiali).
LEVA GIOVANI – Più di 300 sono le giovani e i giovani che vengono premiati nel pomeriggio di venerdì 1 giugno, presso i chiostri di San Pietro, per aver partecipato ai progetti di “Leva Giovani” mettendo gratuitamente il loro tempo a disposizione della comunità in ambito educativo (campi gioco, doposcuola scolastici), sociale (accompagnamento adulti diversamente abili, inserimento ragazzi stranieri, educazione informatica e di lingue straniere degli anziani) e artistico culturale (biblioteche nei parchi, guide turistiche al Teatro Valli). 70 sono le ragazze e i ragazzi che hanno aderito individualmente da giugno 2011 a maggio 2012 alla Leva giovani impegnandosi in esperienze di cittadinanza attiva; 240 sono le studentesse e gli studenti che hanno partecipato alle “Leve scolastiche 2011-12”, cioè a progetti di volontariato e cittadinanza attiva sviluppati in collaborazione con le scuole superiori di Reggio e l’Università di Modena e Reggio Emilia. In particolare gli istituti superiori che sono stati coinvolti sono stati: Bus Pascal, Scaruffi-Levi-Tricolore, Filippo Re, Liceo Moro, Liceo Ariosto, Liceo Canossa e Liceo Chierici.
La Leva Giovani è un’opportunità che, dal lancio delle prime Leve nel 2007, ha coinvolto oltre 1.800 ragazze e ragazzi (di cui il 70% giovanissimi poiché compresi nella fascia 15-20 anni) in attività a servizio della comunità.
“EUROFEX – EUROPEANS, FOR EXAMPLE” – Realizzato nell’ambito dell’azione ‘Progetti multilaterali del programma LLP – Grundtvig’, il progetto ‘Euforex – Europeans, for example’ raccoglie e valorizza le buone pratiche nel campo della cittadinanza attiva e della responsabilità sociale possedute dalle singole persone, così come dai gruppi e dalle organizzazioni sociali.
I “compagni di viaggio” scelti dal Comune capofila, dopo aver contattato numerose organizzazioni in tutta Europa, con la collaborazione dell’ufficio locale e regionale Europe Direct Carrefour Europeo Emilia, sono l’istituto reggiano Ifoa (Istituto formazione operatori aziendali); la Casa Corpului Didactic DolJ di Craiova (Romania); il Konya Il Milli Egitim Mudurlugu di Meram / Konya (Turchia); (Spagna); l’European network for transfer and exploitation of Eu Projects results di Graz (Austria).
Questo progetto parte dall’esperienza di Reggio Emilia, che dal 2008 ha promosso l’iniziativa ‘I Reggiani, per esempio’, con lo scopo di raccogliere e promuovere le buone pratiche in città partendo dal presupposto che il capitale sociale è una caratteristica della comunità e per ribadire il valore del civismo e del protagonismo attivo dei soggetti sociali per costruire una comunità educante.
Nel progetto ‘Euforex – Europeans, for example’, il Comune di Reggio Emilia ha il ruolo di project leader, a partire dalla sua grande esperienza nella realizzazione di iniziative e programmi relativi all’educazione degli adulti e alla cittadinanza attiva. In quanto ente pubblico locale, esso può inoltre contare su una profonda comprensione del funzionamento delle politiche locali, della costruzione di reti, del coinvolgimento di adulti in iniziative di formazione permanente.
In occasione della giornata del 1 giugno è previsto l’arrivo di alcuni volontari dalla Spagna e dalla Romania che, insieme con gli enti partner del progetto CCD Dolj di Craiova e Coordinadora infantil y Juvenil de Tempo libre de Vallecas di Madrid, porteranno a Reggio Emilia la testimonianza del mondo del volontariato nei loro paesi e la loro esperienza di cittadini attivi.
Il progetto, della durata di due anni, ha preso il via nel settembre 2011 e si trova oggi alla fine della sua prima fase, la quale ha visto i partner impegnati:
– nella promozione del volontariato e della cittadinanza attiva nei propri paesi e, contestualmente, nella raccolta di storie di buone pratiche che confluiranno in un unico libro in lingua inglese che ospiterà le più interessanti testimonianze europee nell’ambito del volontariato;
– nell’analisi quali-quantitativa dei territori, volta a raccogliere informazioni circa le principali caratteristiche dell’attività di volontariato, circa i fattori stimolanti o i possibili impedimenti allo svolgimento di tale pratica meritoria e anche sull’eventuale possibilità di ampliare l’interesse verso attività di formazione dei volontari. L’analisi ha permesso inoltre la raccolta delle opinioni di tre differenti target – volontari, non volontari e stakeholder locali – sulla cittadinanza attiva.
Sulla base dei risultati di tale indagine, i cinque paesi partner si apprestano adesso a innestare la seconda fase del progetto, durante la quale è previsto lo sviluppo di percorsi di formazione europei per migliorare le conoscenze dei cittadini nel campo del volontariato, la realizzazione di ‘kit formativi’ e l’individuazione di seicento adulti volontari da formare e di cui certificare le competenze mediante la realizzazione di un certificato denominato Volupass.