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Sisma, Bartoli (IDV): Fare bene e in fretta

Ieri il Consiglio dei Ministri ha deciso di aumentare il costo della benzina di due centesimi alfine di finanziare la ricostruzione delle zone terremotate che hanno subito danni all’incirca sui 6 miliardi di euro; questo é sicuramente un primo passo importante, a parte i teatrini del Ministro Passera sul quale é meglio stendere un velo, in una situazione straordinariamente grave in cui fare bene non é sufficiente: occorre anche agire in fretta.

Bisogna assolutamente essere veloci nelle decisioni e nei fatti che seguiranno – afferma Alessandro Bartoli Responsabile Provinciale per l’Economia e la Finanza dell’Itallia dei Valori – in quanto il distretto colpito dal sisma rappresenta una quota importante del PIL nazionale con le sue aziende biomedicali, metalmeccaniche, tessili ed, in parte minore, per quelle legate al ceramico.

I mercati non aspettano e se é giusto cercare di riprendere la produzione il prima possibile senza lasciare indietro la sicurezza dei luoghi di lavoro, non possiamo dimenticare che é vitale mettere in condizione il nostro tessuto imprenditoriale, altamente apprezzato anche a livello internazionale, di poter lavorare il piú serenamente possibile data la situazione attuale.

Proprio per questo non aiuta la polemica a livello nazionale sulla “questione dei capannoni crollati”.

Penso che ci dobbiamo dire in modo netto una cosa fondamentale – prosegue Bartoli: la nostra provincia era classificata dal punto di vista sismico tra le meno pericolose d’Italia, ed i capannoni (a parte rare eccezioni tutte da verificare) sono stati costruiti rispettando i criteri previsti dalla legge per zone come la nostra; poi tutto ad un tratto ci siamo svegliati la notte tra il 19 e 20 maggio di soprassalto a causa di una fortissima scossa di terremoto e da allora tutto é cambiato: i massimi esperti di geologia, gli stesso che avevano classificato le nostre terre come sicure, hanno iniziato a dirci che “siamo seduti” sul punto di incontro di due faglie e che l’evento sismico potrebbe durare anche anni.

Delle due l’una: o noi modenesi siamo tutti degli sprovveduti compreso il Senatore Giovanardi (che spero abbia capito una volta per tutte che lo stoccaggio a Rivara del metano non sa da fare!) oppure fino ad ora qualcuno ci ha mentito o per malafede o per mancanza di professionalità; é questa la direzione in cui, chi é stato chiamato ad accertare eventuali responsabilità, dovrebbe indagare.

Un’altra criticità strategica riguarda il credito che non puó essere negato alle imprese ed alle famiglie colpite da questa tragedia; auspico infatti che il sistema bancario faccia con responsabilità la sua parte, che non chiuda i rubinetti della liquidità oramai molto stretti a causa della crisi del debito pubblico che sta colpendo dall’estate 2011 in misura diversa le economie dell’eurozona.

Per concludere vorrei sottolineare che il prossimo 2 giugno sarà la festa della Repubblica, nella quale credo fermamente: mi chiedo però – conclude Bartoli – se il Presidente Napolitano ostinandosi nella sua volontà di organizzare la parata militare che costerà “solo” 3 milioni di euro, abbia capito cosa stia succedendo non solo a Modena e in provincia, ma vista la crisi, in tutta Italia: con i “soli” 3 milioni di euro previsti, si potrebbero comprare, ad esempio, migliaia di tende che la protezione civile metterebbe a disposizione a quelle miglia di cittadini che sono rimasti senza casa per un motivo o per l’altro.

Fate bene e in fretta.

(Alessandro Bartoli – Responsabile Provinciale Idv per l’Economia e la Finanza)

















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