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Sisma: un lungo elenco di informazioni da parte del Comune di Modena

Sono 141 in totale, 56 quelle modenesi, le pattuglie delle Polizie municipali di diversi Comuni che sono intervenute fino a oggi per dare una mano nelle zone più colpite dal terremoto, già dal primissimo pomeriggio di domenica 20 maggio. Tutte rispondono al coordinamento centralizzato affidato a livello provinciale alla Municipale modenese.

Le pattuglie, formate quasi sempre da due agenti o al massimo tre, messe a disposizione dai comandanti che aderiscono al tavolo di coordinamento provinciale, vengono indirizzate sui luoghi dove è più urgente la loro presenza dal Comando di via Galilei, che da un lato riceve le disponibilità dei comandi di altri Comuni, e dall’altro raccoglie dai colleghi dei luoghi terremotati le segnalazioni delle zone più bisognose della loro collaborazione.

I servizi vengono coordinati attraverso un canale radio unico provinciale gestito dalla Sala operativa della Municipale modenese.

I Comuni che hanno fornito agenti e pattuglie di Polizia municipale sono stati finora Carpi, Castelfranco, Correggio, Fiorano, Formigine, quelli del Frignano, quelli delle Terre di Canossa (associazione Matildica), Nonantola, San Cesario, Sassuolo, quelli del Sorbara e Vignola e Terre di Castelli, oltre naturalmente a Modena.

I servizi delle pattuglie impiegate – in turni diurni, serali e notturni – hanno interessato da subito Mirandola e immediatamente dopo Sant’Agostino di Ferrara, Finale Emilia, San Felice e da ieri, martedì 29 maggio, Cavezzo.

PUNTI D’INCONTRO ANCHE PER QUESTA NOTTE

Sono confermati anche per la notte tra mercoledì 30 e giovedì 31 maggio i punti di incontro nella città di Modena per chi, pur non essendoci segnalazioni di case inagibili, non si sentisse sufficientemente al sicuro nella propria abitazione. Le aree individuate sono quelle del parco Enzo Ferrari, del parcheggio dei Portali e della polisportiva Villa d’Oro dove sono disponibili servizi igienici e punti di ristoro.

La decisione è stata assunta durante la riunione odierna del Comitato operativo comunale. “La notte è trascorsa senza particolari problemi” ha spiegato il comandante della Polizia municipale Franco Chiari ricordando che è stato svolto “un servizio di pattugliamento e presidio del territorio sia in queste aree sia nei parchi e nei principali parcheggi, garantendo una presenza costante con l’impiego complessivamente di nove pattuglie di vigili”.

Agli operatori che hanno garantito la fruibilità delle aree, tenendo aperti i punti di ristoro, va il ringraziamento del sindaco Giorgio Pighi rivolto, in particolare, ai gestori del Pala Casamodena, ai responsabili della Villa d’Oro e a quelli attivi al parco Ferrari. “E’ stata un’esperienza positiva – afferma Pighi – vissuta con civiltà e responsabilità da parte dei cittadini, grazie anche all’impegno degli operatori e dei volontari della Protezione civile che hanno messo a disposizione un punto informativo per tutta la notte”. Nei punti di incontro, però, non è prevista la distribuzione di cibo, acqua, coperte e altri generi di prima necessità.

GIOVEDÌ 31 MAGGIO ANAGRAFE APERTA – RIAPRE ANCHE LA BIBLIOTECA DELFINI

Aperta regolarmente giovedì 31 maggio la sede centrale dell’anagrafe del Comune di Modena, in via Santi 60. Rimangono chiuse, invece, per consentire il completamento delle verifiche tecniche post terremoto, le sedi degli sportelli nelle Circoscrizioni.

L’orario di apertura dell’anagrafe di via Santi sarà quello consueto: dalle 8.30 alle 12.30 e dalle 14 alle 18.

Nella giornata di giovedì 31 maggio riapre con orario regolare la biblioteca civica Antonio Delfini di corso Canalgrande 103. Saranno aperte, come già oggi, mercoledì 30 maggio, anche le biblioteche Crocetta di via Canaletto 108 e Rotonda di via Casalegno 42. Sulle altre biblioteche, così come nei musei comunali e nei teatri, sono ancora in corso le verifiche tecniche.

CHIUSA VIA LANFRANCO PER CONTROLLI

E’ stata chiusa in via prudenziale via Lanfranco, ai piedi della Ghirlandina, nel tratto di collegamento tra la torre e il Duomo di Modena. Dai lati dell’arco sono infatti caduti alcuni frammenti ed è necessario effettuare dei controlli per i quali è necessario l’utilizzo di una delle gru dotate di cestello oggi impegnate in altri interventi. Le verifiche avranno luogo nella giornata di giovedì 31 maggio.

ANCHE DOMANI LAVORI ALLA CHIESA DEL VOTO

Proseguiranno nella giornata di domani, giovedì 31 maggio, i lavori di rimozione delle sfere ornamentali della Chiesa del Voto, edificio di proprietà comunale in via Emilia centro a Modena. Dopo la rimozione di quelle poste sul timpano superiore della chiesa, avvenuta nel pomeriggio, i lavori proseguiranno con la rimozione di una delle sfere collocate più in basso nella facciata e con l’ancoraggio delle altre in attesa di un intervento di consolidamento definitivo. Il tratto stradale davanti alla chiesa rimane quindi transennato per consentire il proseguimento dei lavori.

Rimangono chiuse anche le chiese di san Barnaba, sant’Agostino e il Tempio monumentale in attesa del completamento dei controlli da parte dei tecnici.

VIA BERENGARIO, CHIUSO PEDONALE CICLABILE

Un tratto di circa 15 metri del marciapiede e della ciclabile di via
Berengario è stato chiuso e transennato su segnalazione dei tecnici
dell’Università di Modena e Reggio Emilia che stanno procedendo con
le verifiche di staticità delle sedi dell’Ateneo. Un muro che va dal
civico numero 20 in direzione di largo Aldo Moro è stato giudicato
pericolante e per questo è stato deciso di mettere in sicurezza il
tratto a ridosso dello stesso.

PIGHI: “AZZERIAMO L’IMU PER CHI SI SPOSTA”

“Il Comune di Modena è disposto ad azzerare l’Imu per chi volesse spostare la propria abitazione o la propria attività, temporaneamente sia chiaro, dalle zone colpite direttamente dal sisma a case, capannoni o edifici industriali nel capoluogo. Ma anche il Governo deve fare la sua parte rinunciando alla propria quota dell’imposta”. Lo ha annunciato il sindaco di Modena Giorgio Pighi in relazione all’esigenza di trovare una collocazione per quelle attività economiche che hanno la possibilità di ripartire in tempi brevi o per le famiglie che intendono spostarsi dai paesi che hanno subito danni dal terremoto.

“Non c’è solo, quindi, la necessità, doverosa, di non fare pagare l’Imu sugli edifici danneggiati – spiega il sindaco Pighi – ma anche il bisogno di creare le opportunità affinché possa riprendere l’economia e il lavoro di un’area così importante del nostro territorio. Per questo serve un forte investimento da parte dello Stato, così come norme che consentano ai Comuni di evitare i vincoli del Patto di stabilità. Dobbiamo al più presto rimettere in piedi case, capannoni e occuparci degli edifici storici, così come bisogna sostenere i settori del biomedicale e dell’agroalimentare, così importanti per tutta l’area nord del Modenese”.

















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