Sono oltre 60 le scosse sismiche registrate dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia nell’Area Nord, colpita nuovamente ieri con un devastante terremoto di magnitudo 5.8 alle 9.00 di mattina, con due repliche magnitudo 5.3 e 5.2 intorno alle 13.00. Le scosse della notte, fortunatamente, non sono andate oltre magnitudo 3.4.
La popolazione dei Comuni di Mirandola, Medolla, Cavezzo, ma anche di Crevalcore e San Felice hanno trascorso la notte nei campi allestiti dalla protezione civile, ma c’è anche chi ha dormito in macchina e chi ha montato una tenda privata non lontano dalla propria casa dichiarata inagibile o crollata.
Anche a Modena città c’è chi non ha voluto passare la notte in casa, sebbene non ci fossero controindicazioni. Il sindaco Giorgio Pighi ha deciso di tenere i parchi cittadini aperti e molti ne hanno approfittato, montando tende al parco Ferrari o sistemandosi in auto e camper. Aanche a Modena oggi le scuole e l’università sono rimaste chiuse, per consentire le verifiche tecniche sulla stabilità degli edifici.
Il terremoto di magnitudo 5.8 di ieri mattina alle ore 09:00 italiane – spiega l’INGV – è avvenuto nel settore occidentale della fascia che si era attivata con l’evento del 20 maggio.
Coordinate epicentro 44.851°N, 11.086°E – Profondità 10.2 km
I comuni più vicini all’epicentro sono Camposanto, Cavezzo, medolla, Mirandola, San Felice sul Panaro, San Possidonio, San Prospero nel modenese e di altri al confine tra le province di Modena e Mantova.
La distribuzione delle repliche evidenzia che la fascia attivata con i terremoti di ieri, estende la zona attiva fino alla provincia di Reggio Emilia, con una estensione totale di quasi 50 km.
Al momento sono state localizzate tre scosse di M>5 in questo settore occidentale e sette di magnitudo M>4.
Il tipo di meccanismo focale indica un movimento compressivo su faglie orientate circa est-ovest e compressione nord-sud, in analogia con quanto osservato durante i terremoti del 20 maggio e nei giorni successivi. Sembra trattarsi pertanto della stessa faglia o di una faglia parallela orientata nello stesso modo di quella attivata il 20 maggio.
La magnitudo momento calcolata dall’inversione delle forme d’onda della RSN – continua l’INGV – è pari a Mw=5.65, quindi più bassa di quella del terremoto del 20 maggio, per il quale la Ml e la Mw coincidevano (5.9).