Il decreto legge – si legge in una nota – prevede: la concessione di contributi a fondo perduto per la ricostruzione e riparazione delle abitazioni danneggiate dal sisma, per la ricostruzione e la messa in funzione dei servizi pubblici (in particolare le scuole), per gli indennizzi alle imprese e per gli interventi su beni artistici e culturali; l’individuazione di misure per la ripresa dell’attività economica. In particolare sono previsti un credito agevolato su fondo di rotazione CDP e sul fondo di garanzia MedioCredito Centrale; la delocalizzazione facilitata delle imprese produttive nei territori colpiti dal terremoto.
Poi deroga del Patto di stabilita’, entro un limite definito per i comuni, delle spese per la ricostruzione e copertura degli interventi previsti con l’aumento di 2 centesimi dell’accisa sui carburanti per autotrasporto e con l’utilizzo di fondi resi disponibili dalla spending review.
Lo ha deciso il Consiglio dei ministri con i provvedimenti varati per far fronte al terremoto che ha colpito l’Italia settentrionale. Il governo ha stabilito l’estensione dello stato di emergenza alle Province di Reggio Emilia e Rovigo e varato una serie di misure attraverso l’applicazione di un decreto legge.