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Il PDL di Novellara su Tangenziale e farmacia

Abbiamo come al solito appreso soltanto dalla stampa della decisione del Tar di Parma di respingere il ricorso della Bacchi Spa, dando sostanzialmente ragione al Prefetto di Reggio che aveva emesso ben due interdittive per infiltrazioni mafiose nei lavori di costruzione della tangenziale di Novellara.

Nei mesi scorsi eravamo intervenuti sulla vicenda con mozioni ed interrogazioni, richiamando il Sindaco al rispetto delle decisioni del Prefetto e chiedendo nuove normative sugli appalti per contrastare con maggior forza il fenomeno delle infiltrazioni mafiose.

Abbiamo più volte fatto notare al Sindaco e alla sua maggioranza che è evidente che qualcosa non ha funzionato in particolare nelle fasi di controllo e di vigilanza, abbiamo chiesto delucidazioni in merito alle responsabilità della ditta Iniziative Ambientali (Sabar, Unieco e Iren) incaricata di appaltare e seguire i lavori, del Presidente di Iniziative Ambientali Michele Crotti, del Responsabile comunale della tangenziale Marco Cantarelli, nominato direttamente dal Sindaco.

A questo punto chiediamo al Sindaco e ai responsabili Crotti e Cantarelli di effettuare un esame prudenziale dal punto di vista legale per verificare se sia possibile riappaltare i lavori di costruzione della tangenziale che, nel frattempo, sono stati fermi, con evidenti disagi per i cittadini che attendono quest’opera da oltre 30 anni, senza incorrere nel rischio di eventuali istanze di risarcimento dell’appaltatore.

La nostra Amministrazione infatti deve agire nell’esclusivo interesse pubblico che da un lato ci impegna a contrastare con forza le infiltrazioni mafiose e dall’altro ci impegna a portare a termine quest’opera pubblica seguendo scrupolosamente la legge.

Finora noi consiglieri di opposizione non siamo stati informati adeguatamente, non siamo stati coinvolti in modo attivo, non abbiamo potuto visionare la documentazione relativa: tutto è stato gestito dalla maggioranza e da persone di fiducia appositamente nominate, pertanto la situazione odierna è frutto del solo ed esclusivo controllo della maggioranza.

Come amministratori pubblici eletti dai cittadini, chiediamo con forza al Sindaco Daoli la massima trasparenza, chiediamo di essere tempestivamente informati sugli sviluppi della vicenda, chiediamo di avere accesso a tutta la documentazione relativa e di aver parte delle decisioni che verranno prese.

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Il Sindaco di Novellara Daoli ha convocato un Consiglio comunale d’urgenza,  con un unico punto all’ordine del giorno: aprire una farmacia comunale a Novellara.

La nuova farmacia comunale dovrebbe essere ubicata nella zona Sud, probabilmente tra l’area Parco Primavera e la nuova espansione Armonia, ma il Sindaco si è riservato di decidere in un secondo momento, non sa nemmeno chi sarà scelto per gestirla, chi sarà il responsabile, se verrà ceduta in parte ad un privato, come verrà scelto questo ipotetico privato, se verrà percepito un affitto, praticamente non si sa ancora nulla!

Nonostante il nostro voto contrario, i consiglieri comunali di maggioranza hanno dato voto favorevole permettendo l’apertura di questa farmacia gestita dal comune, che farà concorrenza alle altre tre farmacie private presenti e alla parafarmacia della Coop. L’urgenza sarebbe giustificata dal fatto che il 23 aprile entrerà in vigore la normativa sulle liberalizzazioni che di fatto avrebbe permesso di aprire una nuova farmacia privata a Novellara, ma dopo questa decisione la nuova farmacia sarà pubblica.

E’ alquanto strano che i consiglieri novellaresi del PD abbiano votato a favore di questa delibera che è in palese contraddizione con la legge sulle liberalizzazioni del Governo Monti che è appoggiato dallo stesso Partito Democratico!

Noi pensiamo che questa decisione sia una forzatura, un atto di indirizzo illegittimo perché tende a favorire la gestione comunale anziché quella privata. Le norme del Governo sulle liberalizzazioni vanno nella direzione opposta, perché si riferiscono ai privati e tendono ad agevolare l’imprenditoria privata. Ricordiamo che la nuova legge ha variato il quorum degli abitanti da 4000 a 3300 e ha praticamente abrogato le piante organiche relative alle farmacie che erano rimaste in sospeso, quindi ha di fatto bloccato la possibilità di affidare ai comuni nuove farmacie comunali.

Purtroppo la Regione Emilia Romagna ha male interpretato la nuova normativa, rendendo possibile prima una delibera provinciale e poi una delibera comunale che secondo noi sono del tutto illegittime.

Proprio per questo diverse associazioni di categoria si stanno organizzando per impugnare queste delibere.

(Per il Gruppo PDL-INSIEME, la Capogruppo Cristina Fantinati)
















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