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Modena aderisce alla Carta delle città in bici promossa dal coordinamento Agente 21

Il Comune di Modena ha aderito alla Carta delle città in bici promossa dal coordinamento Agente 21 locali italiane, formalizzando così l’impegno a favore di una mobilità più efficiente e sostenibile, con particolare attenzione all’uso della bicicletta. Lo ha deciso la Giunta comunale nel corso della riunione di ieri, martedì 3 aprile, approvando la delibera che pur non comportando oneri di spesa diretti o indiretti a carico dell’Amministrazione rappresenta un preciso impegno politico. La Carta delle città in bici, presentata dal coordinamento nazionale Uffici biciclette e sostenuta tra gli altri da Fiab e Legambiente, è finalizzata alla riduzione delle emissioni dei gas inquinanti nei trasporti pubblici e prevede la realizzazione progressiva delle politiche di mobilità sostenibile attraverso provvedimenti mirati e l’applicazione di precisi indirizzi. “Modena conta già circa un 10% di mobilità ciclabile rispetto al totale degli spostamenti e la percentuale sfiora il 20% nell’area più vicina al centro storico. Vogliamo incentivare questa buona pratica alternativa all’automobile perché rappresenta una delle strategie fondamentali per produrre salute e ridurre l’inquinamento atmosferico”, afferma l’assessore all’Ambiente Simona Arletti. “L’Amministrazione è già impegnata da tempo in una politica di riduzione dei gas di scarico attraverso iniziative come il servizio di noleggio gratuito di biciclette pubbliche C’entro in bici, l’assegnazione di incentivi per l’acquisto di veicoli elettrici o per la trasformazione a gpl o a metano di auto alimentate a benzina, l’approvazione del Piano urbano della mobilità e l’organizzazione di campagne di sensibilizzazione”, ha aggiunto l’assessore alla Mobilità Daniele Sitta. Tra gli indirizzi definiti dalla Carta, la riduzione al minimo dell’uso di veicoli privati a motore per gli spostamenti professionali o dal domicilio al luogo di lavoro, da perseguire attraverso misure che disincentivino l’uso di mezzi privati motorizzati. Sulla base della Carta va inoltre promossa l’adozione di sistemi come il telelavoro, l’e-learning e le teleconferenze, così come vanno implementati servizi online al cittadino in alternativa allo sportello fisico. Si devono introdurre criteri di selezione dei fornitori che promuovano la movimentazione delle forniture con basso impatto ambientale e andrà progressivamente rinnovato il parco veicoli dell’Amministrazione sostituendo, quando possibile, i veicoli a motore termico con veicoli elettrici o di efficienza A e con biciclette normali o elettriche. La Carta precisa inoltre la necessità di ubicare gli uffici pubblici nelle zone urbane e di garantirne il collegamento attraverso piste ciclabili, trasporti pubblici e, se necessario, navette collettive ad hoc per sedi specifiche. Gli edifici comunali dovranno essere dotati di spazi e servizi a supporto della mobilità lenta e sostenibile, come parcheggi per biciclette, bici cargo e bici elettriche con stazione di ricarica, e spazi di sosta preferenziali dedicati ai veicoli sostenibili. Infine, ogni decisione, progetto, investimento, sussidio e attività del Comune dovrà tenere conto dei risvolti sulla mobilità e ai cittadini dovrà essere data opportuna informazione delle possibilità di trasporto più idonee.
















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