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Protocollo d’intesa tra le associazioni La Corte Ospitale, MaMiMò, Tacadancer e Teatro Sociale di Gualtieri: nasce il marchio ‘Made in RE’

Nasce Made in RE, il marchio che da oggi contraddistingue un certo tipo di attività inerente allo spettacolo dal vivo che nasce e si sviluppa sul territorio reggiano. A darne vita è l’unione di quattro associazioni che da anni operano sul territorio provinciale nell’ambito del teatro di prosa e della musica: La Corte Ospitale, il Centro Teatrale MaMiMò, TacaDancer e il Teatro Sociale di Gualtieri si uniscono in una sorta di consorzio e firmano il 13 marzo 2012 un protocollo d’intesa con l’obiettivo di proseguire il lavoro finora condotto nell’ottica della valorizzazione delle esperienze e delle peculiarità dei singoli e della sperimentazione di buone prassi innovative, ottimizzando costi e risorse. Anche Arci sostiene e condivide l’iniziativa nei suoi valori fondanti, pur non facendo parte fin da subito dei membri costitutori.

Principio comune e punto di partenza è la costituzione di un paradigma operativo che caratterizzi il lavoro quotidiano di ciascuna associazione, e che porti alla realizzazione di attività comuni, nel rispetto delle reciproche specificità: il primo appuntamento condiviso sarà un evento-rassegna programmato entro il mese di settembre 2012.

Tra le altre attività comuni il consorzio prevede di incentivare la circuitazione negli spazi gestiti dalle strutture protagoniste della proposta degli spettacoli prodotti dalle strutture con capacità produttiva; di dare vita a stagioni teatrali con appuntamenti condivisi; di coltivare strategie coordinate di formazione del pubblico; di prestare attenzione ai linguaggi della contemporaneità; di relazionarsi con il territorio, a partire soprattutto dal mondo socio-economico, per trovare valide ed esportabili strategie di valorizzazione delle risorse: di creare in sintesi un sistema virtuoso di produzione e gestione dello spettacolo dal vivo nel territorio di questa provincia.

A questo proposito, è stato redatto un vero e proprio decalogo in cui sono state evidenziate le dieci caratteristiche che deve avere un prodotto e/o un’azione che nasce dall’impulso o per decisione del consorzio per essere marchiata Made in RE: si tratta di una sorta di marchio di qualità, che si prevede possa diffondersi presso altre realtà del territorio e con il tempo anche sul territorio regionale e provinciale, e che possa riempirsi di nuovi e concreti significati.

Le quattro associazioni che siglano oggi il protocollo d’intesa per la nascita del marchio Made in RE si riconoscono già, per gli spettacoli che producono, le rassegne che organizzano, il rapporto con il pubblico che hanno costruito negli anni, il rapporto con il territorio che hanno instaurato, nel decalogo che presentano oggi: La Corte Ospitale, con le sette produzioni in tournée nei teatri italiani (Paolo Rossi, da anni prodotto dal centro teatrale rubierese, il 21 marzo presenta a Rubiera gli appunti per il suo nuovo spettacolo, una serata speciale, in esclusiva per il pubblico del nostro territorio) e con un nutrito progetto residenziale a sostegno del lavoro non solo degli artisti prodotti dal centro, ma anche delle giovani compagnie che subiscono la mancanza di luoghi di lavoro e di confronto con i maestri del teatri e con le buone prassi operative; il Centro Teatrale MaMiMò, una compagnia di 10 elementi, principalmente formata da attori e registi, che gestisce un piccolo teatro di quartiere come una casa aperta sia per il pubblico, sia per gli artisti che vi portano i propri spettacoli da tutta Italia (debutta il 30 marzo al Piccolo Orologio l’ultima produzione dei MaMiMò, L’isola del tesoro, che conclude la prima fortunata stagione di questo teatro con questa gestione). Inoltre, debutta a Brindisi il 22 aprile Pianeta Stalteri, spettacolo musicale con interazione con il pubblico e utilizzo di nuove tecnologie, coproduzione MaMiMò e TacaDancer, a tutti gli effetti il primo prodotto concreto nato Made in RE; TacaDancer, appunto, società nata dal Festival da cui prende il nome, che basa la sua forza su un rapporto concreto con il territorio (33 comuni di cui 8 in provincia di Reggio Emilia) e che si fa promotrice di un nuovo modo di intendere le attività culturali, proponendo l’integrazione con il sistema di valori ed economico della provincia.

Arricchisce infine il neonato consorzio il Teatro Sociale di Gualtieri, vivace realtà della bassa reggiana che da ormai 4 anni gestisce la programmazione di questo teatro, riaperto dopo una chiusura trentennale. Il Teatro Sociale di Gualtieri, che propone la sua rassegna teatrale a partire da fine maggio, ha vissuto durante il periodo di chiusura invernale un’intensa fase di “Cantiere Aperto”, in cui, grazie alla partecipazione diretta del pubblico (proveniente dalla provincia di Reggio Emilia ma anche dalle province limitrofe) ha portato avanti la ristrutturazione della platea in legno ed il risanamento delle strutture murarie ad essa sottostanti.

Anche il Comitato Provinciale Arci di Reggio Emilia, che sostiene la realizzazione e la promozione di iniziative culturali di qualità, supporta l’iniziativa, condividendo i principi generali che muovono all’identificazione di un marchio che caratterizzi la produzione locale. L’articolazione della composizione sociale e della produzione che fa capo ad Arci non consente un’immediata partecipazione al protocollo d’intesa, tuttavia rimane evidente una convergenza di interessi riguardo alla valorizzazione delle realtà locali che operano nell’ambito dello spettacolo e della cultura.

“Sono eterogenee le quattro realtà fondatrici del consorzio e promotrici del marchio Made in RE: dall’unione delle rispettive competenze, nel rispetto delle singole peculiarità, crediamo di poter dare un contributo significativo alla valorizzazione delle esperienze dello spettacolo dal vivo nel nostro territorio, facendoci promotori insieme di una concezione innovativa del fare spettacolo” dice Walter Zambaldi, direttore della Corte Ospitale.
















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