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Modena: apre domani al pubblico il Museo Casa Enzo Ferrari

Aprirà domani al pubblico il nuovo museo ‘Casa Enzo Ferrari’ di Modena, dedicato a uno dei miti italiani più famosi nel mondo, indiscusso protagonista del Novecento. Il museo ricopercorre la storia di Enzo Ferrari uomo, pilota e costruttore e in parallelo la storia dell’automobilismo sportivo. Dopo il taglio del nastro, alle 11 con le autorità locali, dalle 17 fino alle 23.30 porte aperte alla città, con ingresso libero.

La superficie complessiva del museo, che sarà aperto 363 giorni all’anno, è di circa 5000 metri e comprende, oltre alla parte espositiva, un’aula per la didattica con centro di documentazione digitale, una conference-room, una saletta per proiezioni cinematografiche, uno store e una caffetteria. Il nuovo complesso museale, realizzato con un investimento di circa 18 milioni di euro, sorge sull’antica casa in cui nacque Enzo Ferrari nel 1898.

Il corpo abitativo originale è stato conservato insieme all’officina e si è fuso con la nuova galleria dal design avveniristico: un ‘cofano’ in alluminio giallo, il colore della città di Modena, scelto da Enzo Ferrari come sfondo del Cavallino.

“Se lo puoi sognare, lo puoi fare”. E’ questa una delle frasi più conosciute di Enzo Ferrari, sicuramente quella che rappresenta meglio la sua filosofia, una vita segnata da passione e creatività, ricerca e innovazione, coraggio e sfida.

Nello specifico, la sezione ‘Le origini del Mito’ ripercorre la storia e l’evoluzione di un territorio che ha dato vita a intuizioni tecniche di portata universale attraverso personaggi, luoghi e competizioni simbolo (dal Circuito di Modena all’Aerautodromo e alla Mille Miglia; da Scaglietti, Fantuzzi, Stanguellini a Maserati, Pagani, De Tomaso fino all’Alfa Romeo).

Anche il logo che rappresenta l’identità del museo è stato concepito unendo in un solo segno grafico il tratto caratteristico della firma di Enzo Ferrari e il profilo della nuova galleria espositiva, che ha un design ispirato alle più classiche vetture da corsa del passato. Il colore giallo del pittogramma naturalmente è lo stesso della copertura in alluminio del nuovo edificio.

La nuova galleria coniuga, invece, il contesto storico con le più recenti tecnologie di risparmio energetico e alla vista ricorda il linguaggio estetico e le forme delle vetture da competizione. L’architettura contemporanea del museo è firmata dall’architetto Jan Kaplicky fino al 2009. L’interior design e la direzione artistica sono stati curati, invece, dall’architetto Andrea Morgante di Shiro Studio, co-progettista anche dell’opera. Ingegneria, project management e direzione lavori sono stati seguiti dalla Società Politecnica.

Nella casa natale un percorso multimediale permanente ripropone gli eventi piu’ significativi della vita del ‘Drake’, raccontata dai testi di Leo Turrini. Nella nuova galleria, le protagoniste sono ‘Le origini del mito’. Nell’allestimento a cura di Giovanni Perfetti, le automobili sono esposte come opere d’arte. Tra queste l’ Alfa Romeo 40-60 del 1914, l’Alfa Romeo RL Super Sport Mille Miglia del 1927 e l’ Alfa Romeo Bimotore del 1935. A completare il tutto documenti storici, oggetti e contributi audio-video inediti.

“Mi fa molto piacere questo tributo a mio padre che amava profondamente Modena – ha commentato il presidente onorario del museo Piero Ferrari – è un’opportunità per chi vuole conoscere meglio l’uomo, la sua storia e il legame tra la città e il mondo dei motori”. “Questa nuova struttura – ha aggiunto – è perfettamente complementare con il Museo della Ferrari a Maranello, l’altro luogo fondamentale nella vita di mio padre”.

“Il museo è dedicato alla vita di un personaggio che ha contribuito a rendere la cultura italiana famosa in tutto il mondo” ha aggiunto il presidente Mauro Tedeschini, precisando che l’intero progetto crea un “ponte immaginario che esiste tra passato e futuro”.

“Il Museo ha le caratteristiche per diventare un dinamico contenitore culturale in grado di suscitare interesse non soltanto tra gli appassionati di motori ma più in generale tra le giovani generazioni – sottolinea Adriana Zini – vorremmo che diventasse un nuovo simbolo della modernità e dell’identità modenese in Italia e nel mondo, capace di divenire un polo di attrazione turistica di livello internazionale”.

I soci della Fondazione Casa di Enzo Ferrari- Museo sono il Comune, la Provincia e la Camera di Commercio di Modena, la Ferrari S.p.A. e l’Automobile Club d’Italia. Tra i partners e sostenitori ci sono anche ministero per i Beni e le Attivita’ Culturali, la Fondazione Cassa di Risparmio di Modena, la Regione Emilia Romagna e l’Unione europea.
















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