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Qualità e attenzione alle imitazioni: il Lambrusco fa centro in Germania

Il Lambrusco Reggiano parla tedesco all’insegna della qualità e, finalmente, scopre il consumatore della Germania attento nel riconoscere le imitazioni. E’ quanto emerge dalla positiva partecipazione alla mostra fieristica Prowein, a Dusseldorf, dal 4 al 6 marzo, da parte di 17 aziende vitivinicole di Reggio Emilia e Modena che hanno presentato le loro produzioni nello spazio espositivo “Lambrusco Mio”, allestito all’interno dello stand Enoteca Regionale Emilia-Romagna.

“E’ una delle principali fiere di settore al mondo – commenta Davide Frascari, presidente del Consorzio per la Promozione dei Marchi Storici dei Vini Reggiani – la più importante in Europa e nel cuore della Germania dove si producono 10 milioni di ettolitri di vino, a differenza dei 40 milioni che si producono in Italia e che, quindi, rendono il mercato tedesco non saturo, ma di prospettive interessanti”.

Per quale tipo di vino?

“Per un prodotto di etichetta medio alta – risponde Frascari, salito a Dusserldorf assieme a Lucio Brighenti, consigliere del Consorzio – considerato che nel Nord Europa, a differenza dei paesi emergenti, c’è interesse per la qualità, anziché i volumi di compravenduto. Per altro, per l’Italia, il vino rappresenta la voce più importante dell’export agroalimentare nazionale, con oltre la metà del fatturato all’estero in Paesi dell’Unione europea, dove si registra un aumento in valore del 11% per il Lambrusco e la Germania in testa tra i paesi comunitari che apprezzano il vino Made in Italy”.

“E se il Lambrusco – prosegue Frascari – è il vino italiano più commercializzato sui mercati nazionali ed esteri, il riscontro ottenuto a Proweine lo consideriamo un traguardo di prestigio. Ci ha stupito notare come cresce l’attenzione verso i prodotti Doc, con il consumatore tedesco attento a distinguere le imitazioni dal vero”.

“Lambrusco Mio”, lo stand col tipico prodotto reggiano e modenese, ha ospitato i vini delle cantine reggiane Ca’ De Medici, Cantine Riunite & Civ, Casali, Donelli, Lombardini, Medici Ermete, Rinaldini. Nel territorio delle province di Modena e di Reggio Emilia, ricco di storia, tradizione e di grandi eccellenze agroalimentari la viticoltura interessa 8.000 aziende viticole con una superficie di 14.800 ettari di vigneti in produzione di cui il 75% è costituito da vitigni “lambrusco” infatti ci sono ben sei riconoscimenti a Denominazione di Origine Controllata: “Lambrusco Reggiano“ “Lambrusco Colli di Scandiano e di Canossa”, “Lambrusco di Sorbara”, “Lambrusco Salamino di Santa Croce”, “Lambrusco Grasparossa di Castelvetro”, “Lambrusco di Modena”. Non è pertanto casuale la scelta del nome “Lambrusco Mio” che il Consorzio per la Promozione dei Marchi Storici dei Vini Reggiani e il Consorzio Marchio Storico dei Lambruschi Modenesi e il hanno fatto allo scopo di valorizzare le produzioni delle imprese vitivinicole consorziate trasmettere quell’insieme di emozioni, di passioni, di dedizione alle regole, che sono radicate nel Lambrusco Doc.

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