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Fiorano ricorda l’eccidio del 15 febbraio

Domenica 19 febbraio 2012, il Comune di Fiorano Modenese si riunisce in piazza Ciro Menotti per celebrare il 67° Anniversario dei Caduti del 15 febbraio 1945, l’eccidio di 5 partigiani uccisi dai tedeschi per rappresaglia.

Alla 9 in Piazza Ciro Menotti inizierà il raduno dei partecipanti e il concerto della Banda di Solignano. Alle 10 il corteo raggiungerà la Chiesa Parrocchiale di Fiorano per la celebrazione della Messa. Seguono la posa delle corone al Monumento ai Caduti, il saluto del Sindaco Claudio Pistoni a Palazzo Astoria e alle 11,15 ancora a Palazzo Astoria la conferenza-spettacolo “Questo è il fiore del partigiano”, la memoria della resistenza tra parole, musiche e immagini. Narratore Claudio Silingardi, direttore dell’Istituto Storico di Modena e accompagnamento della Compagnia Musicale Sassolese.

Nella notte fra l’11 e il 12 febbraio1945, venne ucciso in via Roma, l’attuale via Gramsci, un soldato tedesco e scattò subito la rappresaglia nazista. Cinque partigiani detenuti in Accademia a Modena, vennero prelevati, portati a Fiorano e, la sera del 15 febbraio, legati al muro della Casa del fascio e trucidati. Erano Raimondo Dalla Costa (20 anni), Giuseppe Malaguti (42 anni, con moglie e tre figli), Riccò Rubes (19 anni), Filippo Bedini (25 anni), Tauro Gherardini (23 anni, con moglie e due figli).

A nulla servirono l’impegno diretto del parroco Don Papazzoni presso il comando tedesco e nemmeno lo scambio di ostaggi proposto dai Partigiani.

Da quel 1945 ogni anno si ripete il pellegrinaggio dei parenti e dei fioranesi al muro ove furono legati e assassinati, sul quale sono state inserite le fotografie dei partigiani. Quando nel 1975 la Casa del Fascio venne abbattuta per lasciare il posto al Monumento ai Caduti con la grande statua di Marino Quartieri, la porzione di quel muro con ancora i fori delle pallottole e le anelle alle quali furono legati i partigiani, venne inserita nel nuovo complesso commemorativo. Con l’intervento di riqualificazione di Piazza Ciro Menotti, il monumento di Marino Quartieri e la porzione del muro sono stati inseriti nel “Giardino della memoria e della pace”.
















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