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Gabellini sugli alberi tagliati dal Comune a Bologna

“La precipitazione nevosa che nei giorni scorsi ha interessato la città ha causato un forte accumulo di neve sulle chiome degli alberi. In particolare il pino domestico (Pinus pinea), in ragione della conformazione della chioma, trattiene un’alta quantità di neve il cui peso si scarica su ramificazioni e tronco. La sollecitazione può provocare improvvisi tracolli di interi alberi o di parti di essi (branche primarie e secondarie), situazione che si è verificata, a partire da mercoledì scorso, nelle zone della città dove sono presenti gli esemplari appartenenti a questa specie botanica”.  Così l’assessore all’Ambiente Patrizia Gabellini che continua:

“Per prevenire ulteriori schianti e per salvaguardare la pubblica incolumità, il Settore Ambiente del Comune di Bologna ha avviato fin da giovedì 2 febbraio una diffusa attività di monitoraggio da cui è emerso un quadro preoccupante, con particolare riferimento ad una sessantina di alberi nei confronti dei quali, anche alla luce dei potenziali rischi che un eventuale schianto poteva avere, è stata assunta la decisione tecnica di dare corso all’abbattimento, prima che le piante stesse potessero provocare danni a persone o cose.

Si è trattato di interventi svolti in situazioni assolutamente emergenziali, spesso in condizioni climatiche proibitive, a fronte dei quali non esistevano valide alternative agronomiche in grado di dare garanzie. Vale infatti la pena ricordare che il pino domestico non sopporta drastici interventi di potatura volti ad alleggerire la chioma (in quanto non possiede gemme avventizie che gli permettano di ricostruire la chioma eliminata). Al momento, prosegue l’attenzione sulle alberature anche alla luce dell’allerta meteorologica che ipotizza ulteriori e forti precipitazioni nevose per il prossimo fine settimana.

L’impegno assunto è comunque quello di dare corso alla sostituzione di tutti gli alberi eliminati già dalla prossima primavera attraverso la messa a dimora di piante autoctone più adatte al nostro territorio e al clima: frassini, aceri campestri, bagolari e alberi di Giuda”.
















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