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Sicurezza, Pd: “Modello Sassuolo? Una favola senza lieto fine”

Servono maggiore presenza e coordinamento tra le forze dell’ordine, non politiche xenofobe i cui risultati sono stati davvero scarsi: il Pd di Sassuolo interviene sui risultati della ricetta sicurezza della giunta Caselli che proprio su questi temi aveva impostato l’intera campagna elettorale.

“Io e Francesco Menani batteremo il territorio di notte insieme alla municipale per controllare le situazioni più difficili. il territorio deve essere presidiato dai vigili 24 ore al giorno”. Con queste parole il sindaco Caselli nel maggio del 2009 lanciò la sua campagna elettorale, proponendo una ricetta per la sicurezza dei cittadini sassolesi a base di controllo massiccio del territorio, schedatura di tutte le attività condotte da esercenti immigrati, per primi i “pericolosi” venditori di kebab, presidio da parte della municipale di tutti i luoghi frequentati dai cittadini “stranieri”. 

Una ossessione, quella del centrodestra, che ha impostato la sua campagna anticrimine solo su posizioni xenofobe. Come dimostrato dalla recente escalation di furti, la giunta Caselli ha ottenuto in questo senso risultati scarsissimi. Si rende necessaria un’azione più efficace contro la criminalità. L’impennata di reati a cui stiamo assistendo, infatti, non può essere liquidata come l’opera di delinquenti occasionali. Per combatterla efficacemente è opportuno promuovere e intensificare operazioni di investigazione e controllo condotte dalle forze dell’ordine. La giunta deve muoversi davvero, e farlo in questa direzione: richiedendo un aumento degli organici di carabinieri e polizia a Sassuolo, incrementando la presenza di volanti della municipale in servizio notturno, e convocando il prima possibile quel tavolo sulla sicurezza di cui si parla da tempo in modo da coordinare le risorse disponibili. Uno dei primi atti di questa amministrazione è stato proprio quello di uscire dal Comando unico di polizia municipale costituito con gli altri Comuni del distretto. A Sassuolo, insomma, sotto il ricatto della Lega, si è fatto il contrario di quello che ormai sta avvenendo in tutti gli altri distretti: unire e integrare le polizie municipali per rafforzarne la presenza sul territorio, la specializzazione, il presidio notturno. Riteniamo inoltre che l’amministrazione debba mettere al centro della propria azione politica la lotta a tutte le mafie, argomento di primaria importanza alla luce degli ultimi fatti di cronaca: un segnale forte contro la progressiva infiltrazione di queste organizzazioni criminali all’interno della nostra società. Infine ricordiamo che un costante contrasto alla delinquenza e al degrado urbano viene svolto dalle associazioni di quartiere e dai comitati parchi, che con le loro attività permettono un presidio costante e sereno del territorio. Purtroppo questa giunta ha preferito puntare solo sulla vigilanza, riducendo sensibilmente i contributi per le attività di socializzazione che permettono ai sassolesi di riappropriarsi degli spazi e non di subirli. I cittadini e le imprese della nostra città chiedono una risposta tempestiva a questi problemi: una risposta quanto mai scevra da ideologie razziste e di parte, che riporti la vivibilità di Sassuolo al centro dell’azione amministrativa. Se i cittadini, secondo Caselli, prima avevano paura di uscire di casa, ora hanno timore anche tra le mura domestiche.

















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