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L’inflazione a Bologna nel mese di gennaio

A Bologna nel mese di gennaio 2012 l’indice dei prezzi al consumo per l’intera collettività ha fatto registrare una variazione mensile del +0,2% ed un tasso tendenziale in salita al +3,1% (dati provvisori). Nel mese di dicembre 2011 la variazione mensile era risultata nulla ed il tasso tendenziale era rimasto stabile al +2,8% (dati definitivi). Questo l’andamento dell’indice a Bologna nel corrente mese per le dodici divisioni che lo compongono (ex capitoli di spesa):

 Prodotti alimentari e bevande analcoliche

Proseguono i forti aumenti della divisione dell’alimentazione che registra un tasso mensile del +0,7%, mentre il tasso tendenziale scende al +4%.

Tra gli aumenti più significativi segnaliamo quelli dei “Vegetali” (+2,7%), dei “Pesci e prodotti ittici” (+2%), di “Caffè, tè e cacao” (+0,8%) e della “Frutta” (+0,6%).

 Bevande alcoliche e tabacchi

La divisione registra una variazione mensile pari al +0,1%. In aumento alcolici e vino, mentre calano leggermente le birre.

Il tasso tendenziale sale al +6,3%.

 Abbigliamento e calzature

La divisione fa segnare un aumento mensile del +0,3%. Registrano rincari i capi di abbigliamento ed in particolare quelli di biancheria intima e i servizi di lavanderia e di riparazione abiti.

Il tasso tendenziale sale e si porta al +1,9%.

 Abitazione, acqua, energia elettrica e combustibili

E’ la divisione che fa segnare l’aumento mensile più significativo (+1,4%) a seguito dei rincari che hanno interessato gli affitti, le tariffe dell’acqua e dell’energia elettrica, i prodotti per la riparazione e manutenzione della casa e il gasolio da riscaldamento.

Il tasso annuo sale leggermente al +6,6%.

 Mobili, articoli e servizi per la casa

Tra gli aumenti maggiori segnaliamo quelli dei servizi per la pulizia e manutenzione della casa, di cristalleria, stoviglie e utensili domestici e dei mobili.

La variazione mensile risulta pari al +0,5% e quella tendenziale sale al +1,9%.

 Servizi sanitari e spese per la salute

Il calo dei prodotti farmaceutici è stato compensato dagli aumenti degli altri prodotti medicali, determinando complessivamente una variazione mensile nulla e un calo del tasso tendenziale al -0,1%.

 Trasporti

Il comparto registra una variazione mensile del +0,4%. Tra gli aumenti maggiori segnaliamo quello dei carburanti e lubrificanti, degli altri servizi relativi ai mezzi di trasporto privato e dei trasporti multimodali passeggeri. In calo i trasporti aerei, ferroviari e marittimi e le autovetture.

Il tasso tendenziale sale al +7,5% e rimane il più elevato dell’intero indice.

 Comunicazioni

L’aumento dei servizi postali e degli apparecchi telefonici e telefax ha fatto segnare alla divisione una variazione mensile pari al +0,3% e un tasso tendenziale che, pur rimanendo di segno negativo, sale e si porta al –2,8%.

 Ricreazione, spettacolo e cultura

Negativa la variazione mensile della divisione (-0,3%). Tra i cali maggiori segnaliamo quelli dei pacchetti vacanze tutto compreso, dei supporti di registrazione, dei servizi culturali, dei libri e dei servizi ricreativi sportivi. In aumento la riparazione di apparecchi audiovisivi, fotografici e informatici, gli apparecchi per il trattamento dell’informazione, gli apparecchi fotografici e i giochi.

Il tasso tendenziale risulta anch’esso negativo e pari al –0,3%.

 Istruzione

Nulla la variazione mensile della divisione, mentre sale lievemente al +1,4% il tasso tendenziale.

 Servizi ricettivi e di ristorazione

Anche questo mese la divisione fa segnare una variazione mensile di segno negativo (-0,8%) dovuta soprattutto al calo dei prezzi dei servizi di alloggio solo in parte compensati dagli aumenti delle consumazioni al bar e delle mense.

Il tasso tendenziale sale significativamente dal -1% di dicembre al +1,5% per il corrente mese di gennaio.

 Altri beni e servizi

E’ soprattutto il calo dei servizi finanziari e della gioielleria e orologerie ad aver determinato la variazione mensile negativa del –0,8% della divisione.

Il tasso tendenziale scende dal +3,8% di dicembre al +2,5% di gennaio.

















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