Sulla manifestazione annunciata in città da Forza Nuova per l’11 febbraio prossimo interviene il senatore del Pd Giuliano Barbolini, ex sindaco di Modena. La sua dichiarazione:
«Ci sono luoghi che incarnano valori: spazi fisici che identificano il senso di una comunità, perché le persone che ne fanno parte partecipano di quei valori, e chiedono siano preservati. Proprio per questo nello spazio pubblico non tutto e sempre può essere agito: ci sono contesti in cui iniziative, comportamenti, atti risultano non opportuni e persino non compatibili. Vale anche per certe ideologie, che, se e in quanto vi confliggano, non possono trovare spazio in quei luoghi e con quella dimensione comunitaria. Piazza Grande, con la sua storia e le sue tradizioni, trasuda i valori di libertà, democrazia e giustizia sanciti dalla Costituzione. E’ “patrimonio dell’Umanità” anche perché, insieme alla bellezza del Duomo e della Torre civica, la piazza riassume la dimensione dell’incontro e della partecipazione attiva di uomini liberi alla vita della loro città. I modenesi, con il loro agire passato e attuale, sentono propri, perché hanno concorso a determinarli, quegli stessi valori di libertà, democrazia e giustizia. Allora come può una ideologia come quella propugnata da Forza Nuova, movimento di estrema destra che apertamente si rifà a radici fasciste, condividere un proprio spazio di presenza in questi luoghi e tra questi così opposti riferimenti simbolici e valoriali? Non assume forse il senso di una intenzionale provocazione, e non è in ogni modo una profanazione per il senso comune diffuso della città? La libertà di manifestare il proprio pensiero è un diritto sancito dalla Carta fondante del nostro paese, hanno ribadito i novelli paladini che Forza Nuova ha incontrato sul suo cammino, né io intendo contraddire Voltaire e la sua lezione del rispetto delle idee altrui, specie quando in contrasto: ma la libertà non è a senso unico, si disciplina nel rapporto di relazione. Non significa solo libertà per sé, ma anche per l’altro, pratica che, nella quotidianità, deve essere esercitata anche quando l’altro ha il colore della pelle diverso dal tuo, quando professa una religione diversa dalla tua, quando ha abitudini di vita che non sono le tue. Fino ad ora Forza Nuova non ha certo brillato per tolleranza e solidarietà, certe campagne contro gli immigrati parlano da sole, così come certi accenti nostalgici che dietro un apparente populismo nascondono una voglia di dirigismo che rimandano tristissimi ricordi. Le questioni di ordine pubblico, è verissimo, sono di pertinenza di questore e prefetto: ma anche questore e prefetto, nell’esercizio delle loro funzioni, non dovrebbero trascurare le sensibilità dei cittadini e delle loro istituzioni impegnate per la difesa e promozione di valori identitari impressi in luoghi e simboli della memoria collettiva».