Spaccio di stupefacenti è l’accusa mossa al pusher arrestato dai Carabinieri della Stazione di Castellarano che hanno sequestrato alcune dosi di cocaina, circa 500 euro provento dello spaccio e due telefoni cellulari per i contanti con i clienti reggiani – modenesi.
I cortili degli opifici ceramici posti al confine tra i comuni di Casalgrande e Castellarano erano i luoghi dove Simone, come era conosciuto dai suoi clienti, dava gli appuntamenti per la compravendita di cocaina. A scoprirlo i Carabinieri della Stazione di Castellarano che, con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, hanno tratto in arresto il cittadino marocchino M.M. 39enne in Italia senza fissa dimora, ristretto al termine delle formalità di rito a disposizione della D.ssa Katia Marino, sostituto presso la Procura reggiana titolare dell’inchiesta.
L’origine dei fatti ieri sera intorno alle 20,00 quando, in conseguenza agli spunti investigativi acquisiti durante l’attività di controllo del territorio, i militari della Stazione di Castellarano si portavano in via Radici ai confini con il comune di Casalgrande dando corso ad un servizio di osservazione finalizzato ad attenzionare i movimenti sospetti che negli ultimi giorni erano stati notati all’imbrunire nei cortili di alcuni opifici ceramici.
In tale contesto gli operanti hanno notato che un’autovettura Lancia Y è entrata, con manovra repentina, nel cortile di uno stabilimento ceramico dove si trovava in sosta un’altra autovettura con un giovane a bordo. Immediatamente i militari sono intervenuti bloccando i due mezzi: alla guida della Y10 un cittadino extracomunitario mentre a bordo dell’altra auto un giovane di Castellarano. L’immediata perquisizione ha consentito di rinvenire in disponibilità del giovane extracomunitario, poi identificato in M.M., alcune dosi di cocaina per un peso complessivo di 2 grammi, 500 euro circa in banconote di vario taglio e due telefoni dei cellulari dei quali uno è stato immediatamente spento dall’interessato prima che entrasse in possesso dei carabinieri.
In Caserma il giovane di Castellarano ha confermato di essersi recato presso quel cortile avendo preventivamene chiamato il cittadino nordafricano per l’acquisto di stupefacenti. Le dichiarazioni del giovane reggiano, circa l’illecita attività di spaccio posta in essere da “Simone”, così come si faceva chiamare dai clienti, hanno trovato conferme anche da altre tre ragazze (due modenesi ed una reggiana) sue clienti. In particolare durante la redazione degli atti, sono giunte telefonate sull’altro cellulare acceso del pusher a cui hanno risposto i carabinieri che spacciandosi per “Simone” sono andati agli appuntamenti ‘recuperando’ così 3 ragazze clienti del marocchino che sentite hanno confermato di aver chiamato per acquistare la cocaina essendo il fermato loro fornitore abituale.
Alla luce dei fatti e considerata la flagranza del reato di detenzione ai fini di spaccio, il 39enne cittadino marocchino è stato arrestato e ristretto, al termine delle formalità di rito, a disposizione della D.ssa Marino, sostituto preso la Procura reggiana titolare dell’inchiesta.