Il Governo Monti ha approvato un Decreto, definito dalla stampa “svuotacarceri”, che prevede l’uscita dai carceri italiani di 3.300 detenuti; questi ultimi potranno così trascorrere gli ultimi 18 mesi della condanna presso il loro domicilio.
Questa decisione è destinata a creare problemi alla sicurezza dei cittadini in quanto con gli arresti domiciliari viene ad essere allentato il controllo sui carcerati e quindi maggiore diventa il rischio di una recidiva dei reati.
Non siamo favorevola a provvedimenti che facciano uscire i carcerati dai luoghi di detenzione prima di aver scontato la pena comminata loro. Stante la gravità della situazione, che vede un indice della criminalità in costante crescita, non è serio presentare ogni volta dei provvedimenti che rappresentano, di fatto, degli indulti mascherati, motivando tale decisione con il sovraffollamento delle carceri.
L’unico modo per risolvere il problema del sovraffollamento è quello di accelerare i tempi della giustizia, rendere funzionanti le carceri costruite, ma tuttora inattive.
Si dovrebbe inoltre, attraverso appositi accordi internazionali, far scontare nei loro paesi d’origine le pene comminate agli extracomunitari clandestini, per reati commessi in Italia; reati che rappresentano circa il 40 per cento del totale.
La sola idea di un’amnistia o di un provvedimento di indulto costituisce un insulto ed una mancanza di rispetto nei confronti di tutti i cittadini che sono stati vittime di reati, spesso violenti, da parte dei criminali comuni. Già in passato un provvedimento di indulto aveva fatto uscire dalle carceri migliaia di delinquenti, che subito dopo sono tornati a delinquere; un provvedimento che ha suscitato indignazione e rabbia fra i cittadini. Molti dei delinquenti liberati sono poi stati di nuovo catturati, processati e riportati in carcere, a seguito dei nuovi reati commessi; il problema del sovraffollamento, quindi, è rimasto irrisolto. Tornare a parlare dunque di indulti o amnistie ci sembra immorale e politicamente indecente. Lo Stato deve, innanzitutto, assicurare ai cittadini onesti che lavorano e pagano le tasse, il rispetto delle leggi e la certezza della pena.
(Fabio Filippi, Consigliere regionale del Pdl)