martedì, 7 Maggio 2024
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Il consiglio comunale di Fiorano contro la promozione dei prodotti “italian sounding”

Il consiglio comunale di Fiorano Modenese ha approvato all’unanimità un ordine del giorno proposto dalla Coldiretti di Modena, volto alla tutela del “vero” made in Italy. In particolare il documento sottoposto dall’associazione dei coltivatori ai municipi, sottolinea la scelta giudicata inopportuna, della Società italiana per le imprese all’estero (Simest, società finanziaria di sviluppo e promozione delle imprese all’estero, controllata dal Ministero delle finanze e sviluppo economico) “di iniziative imprenditoriali finalizzate a commercializzare sui mercati esteri prodotti contraddistinti da un “italian sounding”, pur non avendo nulla a che fare con le produzioni del nostro territorio”.

Vengono di fatto supportate – spiega la Coldiretti – attività di delocalizzazione ad opera di alcuni grandi marchi, che escludono completamente il prodotto italiano, puntando invece all’apertura di punti vendita e di autentiche catene e locali caratterizzati dall’offerta di prodotti dal nome italiano, ma interamente realizzati sul posto, con materie prime non italiane, italianizzati solo nei nomi e nelle etichette che ammiccano al nostro paese (esempi citati sono la bresaola, la finocchiona, il salame toscano, la soppressata, il pecorino, la toscanella).

“L’italian sounding – spiega Coldiretti – ruba all’economia nazionale oltre 60 miliardi di euro l’anno”, ma soprattutto il sostegno a queste operazioni da parte di una società ministeriale come Simest “determina danni gravi in quanto blocca ogni potenzialità di crescita delle imprese italiane a causa della saturazione del mercato, con prodotti che richiamano la qualità italiana senza essere di origine nazionale, impedendo ai consumatori di effettuare una corretta comparazione sulla base della diversa qualità e convenienza dei prodotti autentici del made in Italy”.

Nell’ordine del giorno con cui il consiglio approva e sostiene il documento della Coldiretti, si sottolinea che “Modena è la provincia con il maggior numero di prodotti Igp e Dop in Italia” ed è quindi “condivisibile il documento presentato da Coldiretti Modena, anche per la necessità di tutelare gli interessi delle imprese della filiera agroalimentare del nostro Comune”.

Il consiglio si impegna anche a “intraprendere iniziative per impedire l’uso improprio di risorse pubbliche per commercializzazione sui mercati esteri di prodotti di imitazione, a favore invece della promozione dell’autentico made in Italy”.
















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