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Filippi e Nicolini (PDL): “a Correggio la sinistra tradisce gli italiani”

Ormai è assodato che la sinistra si occupa più dei diritti dei cittadini extracomunitari che di quelli dei cittadini italiani.

Lo conferma il fatto che la maggioranza di sinistra che siede nel consiglio comunale di Correggio ha votato un ordine del giorno di adesione e sostegno alla campagna nazionale dal titolo ‘L’Italia sono anch’io’ ed alle due proposte di legge di iniziativa popolare riguardanti la riforma del diritto di cittadinanza ed il diritto di voto amministrativo per i cittadini di origine non italiana e per i loro discendenti nati in Italia. Il Pdl ha votato contro questo ordine del giorno.

La campagna, infatti, si propone, attraverso la presentazione di due leggi di iniziativa popolare, di realizzare due principali obiettivi: modificare la legge attuale sul conferimento della cittadinanza italiana, estendendola, automaticamente, a tutti i figli degli immigrati extracomunitari nati in Italia; concedere il diritto di voto ai lavoratori stranieri regolari residenti da cinque anni sul territorio italiano. Una delle due leggi di iniziativa popolare propone inoltre di ridurre, da 10 a 6 anni, i tempi previsti per l’ottenimento della cittadinanza .

Se si introducesse nel nostro ordinamento una norma che riconosce automaticamente la cittadinanza a tutti i nati sul territorio italiano, l’Italia diverrebbe un polo di straordinaria attrazione per milioni di donne immigrate che verrebbero a partorire, ad ogni costo, in Italia. Fatto che aggraverebbe ulteriormente il fenomeno dell’immigrazione clandestina.

‘L’Italia sono anch’io’ è una iniziativa populista e strumentale che il Pdl non condivide, in quanto ritiene che l’attuale normativa in materia di ottenimento della cittadinanza italiana sia equilibrata e giusta e quindi non vada modificata. Abbiamo l’impressione però che la sinistra ed i suoi Sindaci nel loro mobilitarsi frenetico, abbiano un obiettivo politico prevalente: consapevole di essere sempre più invisi ai cittadini reggiani, i Sindaci sembrano intenzionati a cercare disperatamente i voti degli extracomunitari, per compensare la perdita di voti che sicuramente realizzerà in occasione delle prossime elezioni amministrative. Altro che solidarietà e integrazione: la sinistra sta tentando un’operazione politica di basso profilo per tentare di “sopravvivere”.

Non si facciano ingannare cittadini dalla campagna di propaganda dei cattocomunisti, non firmino le loro proposte di legge di iniziativa popolare, che mascherano meri interessi politici. I Sindaci di sinistra reggiani, con la loro demagogia ed il loro “buonismo” irresponsabile, hanno riempito la città di extracomunitari clandestini dediti allo spaccio di droga, alla prostituzione e ad ogni tipo di attività malavitosa. La sinistra reggiana ha reso i comuni reggiani meno sicuri e vivibili e ora pretende di mettere sullo stesso piano il diritto al voto dei cittadini di nazionalità italiana con quelli di nazionalità straniera. A questo proposito siamo invece convinti che il diritto di voto ai cittadini stranieri vada indissolubilmente legato all’ottenimento della cittadinanza italiana. Il diritto alla cittadinanza è disciplinato dalla legge del 5 febbraio 1991, n. 91 e dalle successive modifiche ed integrazioni e quindi va rispettata.

In ogni caso un intervento legislativo concepito per dare la cittadinanza a figli di stranieri sulla base del principio dello jus soli, legato cioè al solo luogo di nascita, costituirebbe uno stravolgimento dei principi contenuti nella Costituzione. Se qualcuno intendesse violare, di fatto, la legge attualmente in vigore, come è stato fatto in passato nel caso della norma riguardante il reato di clandestinità, e cercasse scorciatoie per giungere alla concessione facile ed abbreviata della cittadinanza italiana agli stranieri, sappia che sulla sua strada incontrerà sempre, come una diga invalicabile, il Popolo della Libertà.

(Fabio Filippi, Consigliere regionale del Pdl – Gianluca Nicolini, Capogruppo Pdl Comune di Correggio)

















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