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Torino, migliaia a corteo No Tav Sfilano le ‘macerie’ di Chiomonte

(Adnkronos/Ign) – Carriole con le ‘macerie’ del cantiere della Maddalena di Chiomonte, filo spinato, pezzi di reti metalliche e di legno e bossoli di lacrimogeni hanno aperto questo pomeriggio il corteo No Tav partito da piazza Carlo Felice a Torino e diretto in piazza Castello, in solidarietà con le persone arrestate per gli scontri della scorsa estate in Val di Susa. Dietro, tra le bandiere con il tradizionale treno crociato, lo striscione ‘No Tav, garanzia per il futuro’. A sfilare per le vie del centro, sotto un misto di pioggia e neve, alcune migliaia di persone arrivate con bus, treni e mezzi privati. Tra loro anche un gruppo di ragazzi Milano con lo striscione ‘Dalla Valsusa a Milano paura non ne abbiamo’ e i nomi degli arrestati milanesi e un gruppo di anarchici in nero con uno striscione che recitava ‘Il tempo dell’attesa è finito. Blocchiamo tutto’.

“Chi pensava che il popolo No Tav si sarebbe spaventato per gli arresti non ha capito niente. Sono vent’anni che abbiamo messo in conto di poter venire arrestati – ha detto Alberto Perino, uno dei leader del movimento – La manifestazione di oggi era prevista da oltre un mese per riportare a casa loro le macerie che hanno fatto in Valle”.Al corteo ha preso parte anche la Fiom Torino con il segretario provinciale, Federico Bellono. “Tanto più in questo momento – ha sottolineato – è importante ribadire il carattere popolare e democratico del movimento No Tav e le ragioni mai tanto forti come oggi contro quest’opera”.La polizia ha monitorato l’intero percorso della manifestazione e i punti ‘a rischio’ come le banche. Un gruppo di ragazzi con cappucci e sciarpe nere hanno lanciato dei barattoli di vernice e uova contro le serrande abbassate della libreria de La Stampa, sede storica del quotidiano torinese. Il gruppo ha urlato slogan contro giornalisti e forze dell’ordine prima di tornare a sfilare.

Il corteo è poi giunto davanti al palazzo della Regione in piazza Castello. Mentre i partecipanti gridavano ‘giù le mani dalla Val Susa’, altri manifestanti hanno rovesciato, in un improvvisato cantiere allestito nella piazza e protetto da finti militari e delimitato da strisce bianche e rosse con la scritta ‘sito di interesse strategico nazionale’, le carriole con all’interno le ‘macerie’ del cantiere della Maddalena. Ad accompagnare il gesto simbolico il gruppo dei clown army no tav che hanno improvvisato un variopinto spettacolo. Alcuni fumogeni a semplice scopo dimostrativo sono stati accesi davanti alla sede della regione, protetta da un imponente schieramento di forze dell’ordine. I manifestanti hanno quindi lasciato piazza Castello e raggiunto piazza Vittorio. Percorrendo via Po sono state scritte sui muri dei portici numerose frasi che recitano ‘Tutti liberi No Tav’.

















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