Le liberalizzazioni degli orari degli esercizi commerciali varate dal governo ed entrate in vigore dal 2 gennaio aspettano di essere recepite dal comune di Bologna. Al governo cittadino restano circa 60 giorni per recepire la legge 111 del 2011, i Radicali Bologna si augurano che possa farlo al più presto e appoggiano la manifestazione odierna e tutte le iniziative non-violente che verranno attutate dai commercianti per rivendicare i loro diritti.
Bisogna accelerare la procedura per cercare di risollevare l’economia dei commercianti e dei lavoratori di via Petroni ma non solo. Infatti, grazie alla normativa comunale che disciplina gli orari e impone ai commercianti la non vendita di alcool in cambio di un orario più elastico si è arrivati a una netta diminuzione delle entrate. Questo vuol dire che alcune attività rischieranno presto la chiusura.
Non si può cercare di governare il mercato e gli orari, tanto meno se – come nel caso di via Petroni – si adottano dei provvedimenti che riguardano una sola via. Né sono valide le giustificazioni di ordine moralisteggiante; in questi mesi si è ampiamente dimostrato che chi vuole continuare a bere la propria birra cambia locale ma non cambia certo la propria abitudine. La liberalizzazione degli orari non solo potrà risolvere una volta per tutte la situazione nel quartiere universitario ma potrà finalmente fare una distinzione tra chi disturba la quiete pubblica e chi esce educatamente con i propri amici, senza colpevolizzare gli esercenti o gli universitari.
Non vanno trascurate, inoltre, le ricadute positive sull’economia della città e sulla sua vivibilità, perché una città come Bologna deve offrire servizi in ogni momento, senza trascurare gli indubbi effetti positivi anche sul turismo. I commercianti potranno organizzare il proprio lavoro con maggiore flessibilità adattando i propri orari alla diverse esigenze dei consumatori.
Bologna ha bisogno di liberalizzazioni come il pane e ancor di più per il pane.
(Arcangelo Macedonio)