“Indipendentemente dal contenuto degli accordi e dal contesto in cui sono stati siglati non è accettabile che un dissenso sulle norme che regolano le relazioni sindacali produca l’estromissione di uno dei soggetti interessati. Quindi non è accettabile che anche a Modena la Fiom-Cigl venga di fatto annullata all’interno delle aziende del gruppo Fiat”.
Lo ha detto il sindaco di Modena Giorgio Pighi ricevendo ieri in Municipio una delegazione della Fiom-Cgil di Modena, guidata dal segretario provinciale Giordano Fiorani. I sindacalisti hanno illustrato le motivazioni alla base della vertenza aperta con l’azienda e, in particolare, hanno sottolineato come gli accordi sottoscritti senza la Fiom abbiano avuto come prima conseguenza proprio l’annullamento sostanziale della presenza del sindacato nei luoghi di lavoro: “I delegati della Fiom-Cgil sono stati eletti democraticamente, ma non hanno più la possibilità di esercitare il loro ruolo”, hanno precisato al sindaco.
Pighi ha ricordato l’importanza delle rappresentanze sindacali nei luoghi di lavoro e “la funzione fondamentale che svolgono per la tutela dei diritti dei lavoratori: uno dei contrappesi che la democrazia garantisce nel rapporto tra le parti”. Per questo, ha ribadito il sindaco, “è auspicabile una revisione degli accordi che consenta di esplicare appieno la rappresentanza, unico modo – ha precisato – per gestire dissenso e conflitti con un’interlocuzione continua, senza inutili e pericolose esasperazioni”.