A Modena e in altri comuni della pianura e della collina scatta la deroga stagionale al divieto di spandimento su suolo agricolo degli effluenti zootecnici (liquami, letame e assimilati), dei concimi azotati e degli ammendanti organici. Da giovedì 26 a martedì 31 gennaio, quindi, l’attività di spandimento torna a essere consentita pur con i limiti previsti dall’ordinanza della Provincia che prevedono lo stop, per esempio, in caso di precipitazioni atmosferiche significative. I comuni interessati dalla deroga oltre al capoluogo sono Carpi, Campogalliano, Castelfranco Emilia, Maranello, Novi, San Cesario, Sassuolo e Soliera.
Nel periodo della deroga la distribuzione del liquame può essere effettuata rispettando precise prescrizioni: tra queste la limitazione dell’orario, solo dalle ore 9 alle 17, e le modalità per assicurare una idonea dispersione, senza provocare la diffusione di aerosol ed evitando fenomeni di ruscellamento con l’adozione di adeguate tecniche di distribuzione in relazione alle sistemazioni idraulico-agrarie. I terreni, inoltre, non devono essere innevati, gelati o saturi d’acqua e la distribuzione dei liquami dovrà essere sospesa in caso di precipitazioni e nei tre giorni precedenti lo spandimento non deve aver piovuto; per ogni ettaro di terreno potrà esser distribuito fino al 30 per cento del carico annuo massimo ammissibile. I criteri per la concessione della deroga, infatti, tengono conto del livello delle falde, delle condizioni dei terreni e delle previsione sulla stabilità del tempo.
Inoltre la distribuzione potrà avvenire unicamente su terreni con le seguenti colture: prati, cereali autunno-vernini, colture arboree con inerbimento permanente e altre colture a semina primaverile precoce. La distribuzione dei reflui è vietata nelle zone vulnerabili ai nitrati. Lo stop allo spandimento dei liquami è scattato dal 1 novembre, in applicazione della normativa regionale attualmente in vigore che ha l’obiettivo di migliorare la tutela delle aree più a rischio di inquinamento. L’articolazione del divieto invernale, infatti, tiene conto della vulnerabilità delle acque all’inquinamento da nitrati, del tipo di effluente zootecnico impiegato e della presenza di copertura vegetale. A questo scopo il territorio provinciale è distinto in zone vulnerabili, dove non è possibile derogare al divieto invernale, e in zone ordinarie dove è possibile ma con prescrizioni diverse: la carta è consultabile sul portale cartografico della Provincia di Modena www.sistemonet.it.