Gli effetti sui cittadini dell’adeguamento tariffario della specialistica sono minimi e riguardano, è opportuno sottolinearlo, solo le persone non esenti”. Così l’assessore alle politiche per la salute Carlo Lusenti è intervenuto a proposito della decisione della Regione di aggiornare il nomenclatore tariffario delle prestazioni di assistenza specialistica ambulatoriale, a decorrere dal 1° febbraio prossimo.
“Siamo intervenuti – ha spiegato Lusenti – su un sistema tariffario fermo da oltre 15 anni: l’adeguamento delle tariffe, che le altre Regioni hanno via via incrementato in questi anni, ha riguardato solo alcune branche specialistiche – radiologia, laboratorio fisioterapia – le cui tariffe, in alcuni casi, non erano mai state aggiornate dal momento della loro introduzione agli inizi degli anni novanta”. “Il nostro incremento – ha continuato – ci pone ancora sotto la media dei valori tariffari delle altre Regioni”.
“Voglio ribadire – ha aggiunto Lusenti – che le tariffe rappresentano il valore economico delle prestazioni specialistiche, non il costo totale che può essere a carico degli assistiti qualora questi non siano esenti. Infatti, per i cittadini non esenti, l’aumento, da pochi centesimi a qualche euro, si applica solo nei casi in cui la somma del valore di ciascun esame (tariffa) per ricetta di prescrizione, sia inferiore al ticket massimo di 36,15 euro previsto”.