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Il Comune di Prignano e Hera inaugurano la “Sorgente Urbana”

L’acquedotto è una fonte d’acqua buona, sicura e controllata. È questo il significato del progetto “Sorgente Urbana”, che si concretizzerà sabato mattina con l’inaugurazione della casa dell’acqua di Prignano. L’evento inaugurale si aprirà alle 9.45 con gli interventi del Sindaco Mauro Fantini, dell’Assessore provinciale all’Ambiente Stefano Vaccari e del Presidente del Comitato per il territorio di Modena del Gruppo Hera Vanni Bulgarelli.

La mattinata sarà poi allietata da un piccolo rinfresco, organizzato dal Gruppo alpini di Prignano e dalla Pro Loco, e dalla presenza della Banda musicale di Prignano sulla Secchia “M. Novaro”, in collaborazione con l’Istituto comprensivo “F. Berti”. Ai partecipanti sarà donata una bottiglia di vetro realizzata dal Comune di Prignano, utile per prelevare l’acqua alla Sorgente Urbana.

Il progetto “Sorgente Urbana”: qualcosa di più di una semplice casa dell’acqua

Sorgente Urbana è il nuovo modello di casa dell’acqua ideato dal Gruppo Hera per rispondere alle esigenze d’informazione sempre maggiori dei cittadini. Le novità, rispetto alle numerose case dell’acqua realizzate in altri contesti, saranno rappresentate infatti dal design delle strutture e dalla loro multimedialità. Una grafica piacevole e leggera, che si adatta facilmente ai diversi ambienti urbani, e l’utilizzo di materiali naturali, come il legno, ne caratterizzeranno l’aspetto. La Sorgente Urbana sarà anche dotata di un grande monitor per mostrare i parametri chimico-fisici aggiornati dell’acqua erogata sul territorio, affinché ciascuno sappia cosa beve e diventi consapevole della qualità assicurata. Sullo schermo sarà possibile inoltre trovare informazioni sul servizio idrico e sull’impatto ambientale degli stili di vita, fornendo tutte le informazioni per permettere al cittadino di effettuare una scelta consapevole.

Direttamente dall’acquedotto, acqua fresca e anche gassata

L’acqua che uscirà dalla Sorgente Urbana proviene direttamente dalla rete acquedottistica locale ed è quindi la stessa che esce dal rubinetto di casa. L’unica differenza sarà rappresentata dalla temperatura (l’acqua è resa se necessario più fresca grazie al sistema di refrigerazione applicato in loco) e dalle eventuali bollicine per farla diventare frizzante. L’acqua fresca sarà completamente gratuita, quella gassata costerà solo 5 centesimi al litro. Queste sorgenti urbane rispondono a una precisa esigenza espressa dalle amministrazioni locali, tra cui il Comune di Prignano, che hanno sostenuto fin dall’inizio il progetto.

Un’iniziativa di sensibilizzazione: obiettivi, risparmio e rispetto dell’ambiente

L’obiettivo principale del progetto “Sorgente Urbana” è promuovere la qualità dell’acqua erogata dall’acquedotto, su cui Hera esegue ogni anno quasi 400 mila analisi, tenendo monitorati i punti di prelievo e le reti attraverso un preciso piano di controlli. Bere acqua del rubinetto in sostituzione della minerale è quindi una scelta sicura, ma è importante sottolineare anche i benefici economici e ambientali che comporta.

Considerando un consumo medio di 1.000 litri all’anno per una famiglia di tre persone e un prezzo di 25 centesimi per litro di alcune acque minerali in commercio, la spesa per l’acqua minerale è di circa 250 euro all’anno. La spesa per la stessa quantità di acqua proveniente dall’acquedotto è invece di 1,62 euro all’anno.

Bere acqua minerale determina, inoltre, consumi energetici ed emissioni di anidride carbonica soprattutto per la produzione, il trasporto e lo smaltimento delle bottiglie di plastica. Si è calcolato che per ogni mille litri di acqua del rubinetto bevuta in sostituzione della minerale, si risparmiano 0,083 TEP (Tonnellate Equivalenti di Petrolio) di energia e si evita l’emissione in atmosfera di 290 chilogrammi di anidride carbonica. Numeri che paiono piccoli, ma che diventano grandi se rapportati agli 11,2 miliardi di litri di minerale consumati in Italia nel 2009. Bere acqua del rubinetto consente, inoltre, di ridurre i rifiuti: i consumi italiani di acqua minerale producono ogni anno circa 6.800.000 cassonetti di plastica da smaltire o avviare a recupero.

















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