Sono tanti i lavoratori e le lavoratrici che in questi giorni si rivolgono alla Cgil e alle sue categorie per chiedere se è confermata la festività del Patrono, San Geminiano, martedì 31 gennaio. L’intenzione del Governo Berlusconi (con la legge 148/2011 dello scorso agosto) era infatti quella di accorpare le festività “non concordatarie” (non oggetto di Concordato con la Santa Sede) al venerdì, lunedì o domenica.
In queste festività da accorpare rientrano tutte le festività nazionali (ad esclusione di 25 Aprile, 1° Maggio e 2 Giugno) e le festività dei Santi Patroni, che devono essere esplicitamente indicate con Decreto del Presidente del Consiglio entro il 30 novembre di ogni anno.
Il Decreto governativo (che doveva stabilire quali festività sarebbero state spostate e in quali giorni) non è però stato emanato, perciò per la città di Modena è confermata la festività di San Geminiano martedì 31 gennaio.
La Cgil ricorda che le festività civili – 25 Aprile, 1° Maggio e 2 Giugno – non rientrano tra quelle oggetto di spostamento previste dalla legge 148/2011. Questo anche grazie alla pronta mobilitazione e alla raccolta firme promossa dalle tante associazioni, in primis dalla stessa Cgil, affinché se ne riconoscesse l’alto valore per l’identità civile e morale del Paese e quindi la possibilità di mantenerle e celebrarle nelle date di ricorrenza.