Le scelte effettuate sono coerenti con il Pal e valorizzano la rete provinciale nell’interesse di tutti i residenti. Intervento della direzione dell’Azienda Usl per rassicurare l’amministrazione locale.
Il nostro obiettivo è dare a tutti i cittadini della provincia una risposta adeguata alla domanda d’assistenza sanitaria, in termini qualitativi e quantitativi, applicando in modo coerente i principi che ispirano il nuovo Pal, Piano Attuativo Locale e valorizzando la rete della quale anche l’Ospedale di Finale è parte integrante.
Proprio il caso relativo al passaggio al Policlinico del dottor Paolo Baudi conferma la coerenza delle nostre azioni. L’obiettivo, d’interesse generale, è quello di ridurre il fenomeno della mobilità passiva – persone residenti in provincia che trovano risposta al di fuori della sanità pubblica – verso strutture private accreditate. Questa tendenza oltre a creare disagio ai cittadini determina riflessi negativi anche sul piano economico. Ancora più importante è sottolineare che con l’arrivo del dottor Baudi presso il Policlinico si viene a completare e rafforzare un centro di eccellenza, provinciale e non solo, per i problemi legati agli arti superiori: spalla, braccio, gomito, mano. In altre parole all’interno della struttura di Via del Pozzo si concentrano una serie di professionalità di elevato spessore, portando così un vantaggio all’intero sistema e quindi a tutti i cittadini. Dietro a questa scelta, in armonia e coerenza con quanto previsto dal Pal, ci sono stati incontri tra i responsabili e gli esperti delle due Aziende, Ausl e Policlinico, e ragionando in termini di sinergie, sviluppo e integrazione si è effettuata una scelta che valorizza le qualità complessive che il servizio sanitario pubblico può esprimere. Questa opzione conferma fra l’altro che non c’è nessuna volontà di indebolire il ruolo del Policlinico e dei suoi professionisti.
Dopo avere esposto le ragioni del passaggio del dottor Paolo Baudi al Policlinico e i vantaggi che ne derivano per la comunità, è poi opportuno aggiungere che a Finale nulla è cambiato rispetto agli interventi chirurgici, se non per tipologia. Nella day surgery continuano a essere effettuate sei sedute alla settimana concentrate su tre giorni. Per il futuro, stiamo cercando di potenziare l’attività con l’appoggio degli anestesisti di Carpi visto che gran parte dei chirurghi che operano a Finale vengono dal Ramazzini. Tutto questo in piena coerenza con quanto previsto dal nuovo Pal e nel rispetto degli impegni assunti.