Fiorella Mannoia e la sua musica ritornano a Reggio Emilia. Per i sempre numerosi fans della cantante romana l’appuntamento è al teatro Valli il prossimo 19 aprile (ore 21), dove Mannoia canterà, oltre al meglio del suo repertorio, anche i nuovi brani inediti contenuti nell’ultimo album, Sud, in uscita proprio in questi giorni. Si tratta del terzo appuntamento con la canzone d’autore, una rassegna promossa dalla collaborazione tra Arci e I Teatri che nei prossimi mesi porterà sul palco del Valli anche Elio e le Storie Tese (29 febbraio) e Pino Daniele (3 maggio).
Le prevendite per il concerto di Fiorella Mannoia saranno attive a partire da martedi 24 gennaio. I biglietti saranno acquistabili presso il teatro Valli, dove sono previsti sconti per i soci Arci, e prossimamente sul circuito ticketone e on line al sito www.ticketone.it.
Biglietteria del teatro Valli aperta il lunedì, mercoledì e giovedì dalle 16 alle 19, il martedì e venerdì dalle 10 alle 19 e il sabato dalle 10 alle 12,30 e dalle 16 alle 19.
Fiorella Mannoia nasce a Roma, ha saputo costruirsi dalla metà degli anni Ottanta la necessaria credibilità per diventare la voce e il controcanto femminile di una canzone d’autore storicamente declinata al maschile. L’album di esordio “MANNOIA FORESI & CO” risale ai primi anni settanta. La prima occasione di incontro con il grande pubblico è il Festival di Sanremo del 1981 dove Fiorella presenta “CAFFE’ NERO BOLLENTE”. Ma la vera svolta per la sua carriera arriva con il Festival di Sanremo del 1984: l’interpretazione di “COME SI CAMBIA” segnerà per lei una vera e propria presa di coscienza delle sue capacità interpretative. Nel 1985 pubblica “MOMENTO DELICATO” e nell’86 “FIORELLA MANNOIA”. Sono quelli che lei definisce album di “transizione” che la porteranno nuovamente a Sanremo nel 1987. Questa partecipazione segna il definitivo approdo a quella via musicale che ancora oggi caratterizza in maniera definitiva il lavoro di Fiorella. In quell’occasione presenta infatti “QUELLO CHE LE DONNE NON DICONO” brano scritto per lei da Enrico Ruggeri, il primo tra i grandi cantautori a credere in lei come voce privilegiata alla quale affidare i propri versi. Fiorella vince il premio della critica e il successo è tale che “QUELLO CHE LE DONNE NON DICONO” rappresenta ancora oggi uno dei brani con cui il pubblico più la identifica.
Nel 1988 un altro incontro importante, quello con Ivano Fossati, l’autore con cui esiste tutt’oggi la migliore “simbiosi”. Sua infatti è “LE NOTTI DI MAGGIO” con cui Fiorella torna a Sanremo: il brano si aggiudica nuovamente il premio della critica. E’ una sorta di consacrazione. A questo evento segue infatti “CANZONI PER PARLARE”, album che racchiude in sé alcune delle più prestigiose firme della canzone italiana: Fossati, Ruggeri, Ron, Cocciante. Presenza importante nella realizzazione del lavoro è quella di Piero Fabrizi. A partire da questo album in poi, Fabrizi curerà la produzione, gli arrangiamenti dei dischi e dei live oltre a comporre brani di successo. E’ il disco della svolta, del definitivo riconoscimento di critica e pubblico che decreta un successo di vendita importante (questo dato diverrà una costante dei futuri lavori).
Nel 1989 esce “DI TERRA E DI VENTO”. Fiorella canta con Ivano Fossati una bellissima traduzione, curata dallo stesso Fossati di “OH CHE SARA”‘ di Chico Buarque De Hollanda che rimane tra i brani più amati del suo repertorio. E’ l’album della raggiunta maturità artistica: alle firme già presenti nel precedente lavoro, si aggiunge Francesco De Gregori (“è il coronamento di un sogno”, rivelerà Fiorella). “CANZONI PER PARLARE” e “DI TERRA E DI VENTO” le valgono per due edizioni consecutive, la targa TENCO come migliore interprete. Il 1992 vede consolidarsi la felice collaborazione con Ivano Fossati che scrive per lei “I TRENI A VAPORE” che dà il titolo all’album. All’interno, tra le altre, “TUTTI CERCANO QUALCOSA” altro gioiello di Francesco De Gregori, “IL CIELO D’IRLANDA” di Massimo Bubola e “INEVITABILMENTE” di Ruggeri-Schiavone che Nanni Moretti sceglierà per inserirla come colonna sonora nel suo film “Caro Diario”.
Nel 1994 esce “GENTE COMUNE”. All’interno Fiorella canta una straordinaria “GIOVANNA D’ARCO” scritta per lei da Francesco De Gregori e collabora con Caetano Veloso (il grande artista brasiliano canta con Fiorella nel brano di sua composizione “IL CULO DEL MONDO”). Altra novità, la collaborazione con il giovane cantautore Samuele Bersani che scrive il testo di “CRAZY BOY” su musica di Piero Fabrizi. Sia “I TRENI A VAPORE” che “GENTE COMUNE” le valgono ancora una volta la Targa Tenco come migliore interprete. “BELLE SPERANZE ” (1997) rappresenta un momento di svolta: Fiorella non si rivolge più alle firme che l’hanno accompagnata per un decennio, ma tenta di dare voce a linguaggi nuovi e diversi – a parte Piero Fabrizi che scrive tra le altre la canzone che dà il titolo all’album. Ecco allora comparire Daniele Silvestri, Avion Travel, Gian Maria Testa tra gli altri. Nel gennaio 1999 esce “CERTE PICCOLE VOCI” primo disco live della carriera di Fiorella. Venticinque brani che rappresentano non tanto un bilancio, quanto piuttosto la voglia di fermare un momento speciale come un concerto e regalarlo a quel pubblico che ormai da anni la segue nei teatri di tutta Italia fedele e numeroso.
All’interno del doppio cd brillano l’inedito firmato da Ivano Fossati, “L’AMORE CON L’AMORE SI PAGA” e una sorprendente e toccante versione di SALLY, scritta da Vasco Rossi, che trainano il disco ai primi posti delle classifiche per lungo tempo, raggiungendo e superando il doppio disco di platino. Partecipa come super ospite all’edizione 2000 del Festival di Sanremo. Nel febbraio 2001 esce “FRAGILE”, un altro disco di grande successo, che va ad occupare anch’esso le posizioni alte delle classifiche di vendita. Segue una lunga tournée che porterà Fiorella in molti teatri, palasport e rassegne in tutta Italia per un totale di circa 80 concerti, realizzando ovunque il tutto esaurito. Questo tour le vale il premio “MIGLIOR LIVE DELL’ANNO”, assegnato in precedenza a Fabrizio De André, Zucchero, Pino Daniele. E proprio da un’idea di Pino Daniele nell’estate 2002, nasce una tournée che vede sul palco, insieme a Pino, Francesco De Gregori, Ron e Fiorella. In tutto 27 concerti ai quali hanno partecipato oltre 180.000 spettatori, un grande successo sfociato in un DVD e un disco live che si posiziona ai primi posti della classifica per molto tempo. Sull’onda positiva di questa esperienza Fiorella nell’inverno 2003 decide di ripartire da sola per una lunga tournée teatrale, sovvertendo ogni regola di mercato: senza un disco in uscita ma con una sorprendente leggerezza ed ironia incanta il pubblico che la segue con un repertorio inedito, con nuove sonorità e arrangiamenti curati dal suo produttore di sempre, Piero Fabrizi. Questo é stato senza dubbio il suo tour di maggior successo tanto da protrarsi per due interi anni passando dai teatri ai palasport e registrando oltre 200.000 spettatori. Da questa esperienza sono stati tratti un dvd e un cd doppio che si intitola semplicemente “Concerti”. Il 30 novembre 2005 esce in libreria per la collana “Bur senzafiltro” un cofanetto con il dvd del concerto di chiusura di questo tour registrato al teatro “Politeama Brancaccio” il 23 e 24 marzo 2005 e un libro contenente una lunga intervista in cui Fiorella si racconta e propone le sue riflessioni sull’attualità pubblicate sul suo sito nel corso di questi anni.
Il 10 Novembre 2006 esce “ONDA TROPICALE”, un disco dedicato alla musica brasiliana; dalla quale, Fiorella è sempre stata attratta, come dimostrano le versioni di “Oh che sarà” di Chico Buarque – testo in italiano di Ivano Fossati – e de “Il culo del mondo”, a due voci con Caetano Veloso.
Il risultato è un lavoro ricolmo di vitalità, composto da undici pezzi tutti in duetto (più due riprese) che rendono giustizia alla composita tavolozza sonora del paese . “A felicidade”, in coppia con Adriana Calcanhotto, l’unica ospite femminile del cd; “Mas, que nada”, eseguita assieme al suo autore, Jorge Ben. Di Chico Buarque e Caetano Veloso, ha scelto due composizioni di particolare intensità quali “Dois irmaos” e “13 de maio” poi “Faltando un pedaço” (“Senza un frammento”) con Djavan e “Vivo del pernambucano” (“Vivo!”) con Lenine omaggio alla tradizione melodica ; “Canzoni e momenti”) con Milton Nascimento mescola con struggimento versi in italiano ed in ; “Cravo e canela”); assieme ad Gilberto Gil, il malinconico canto dell’esilio di “Aquele abraço” (“Un grande abbraccio”) per finire con l’esplosione ritmica di “Kabula lê lê”, in compagnia d’uno scatenato Carlinhos Brown.
Dopo un lungo Tour legato al disco Onda Tropicale esce il 9 novembre 2007 “Canzoni nel Tempo” una raccolta dei maggiori successi di Fiorella, per la prima volta racchiusi in un doppio cd. L’album è arricchito da due cover inedite: “Dio è morto” di Francesco Guccini e “Io che amo solo te” di Sergio Endrigo entrambi i brani sono stati arrangiati e prodotti da Piero Fabrizi.
Il 7 novembre 2008 esce “Il movimento del dare” disco di inediti firmati da alcuni dei più importanti cantautori italiani Ligabue, Tiziano Ferro, Ivano Fossati, Pino Daniele, Franco Battiato, Lorenzo Jovanotti, Bungaro e Piero Fabrizi.