Una riflessione del Rettore prof. Aldo Tomasi relativa alle difficoltà in cui versa l’Accademia Nazionale di Scienze, Lettere e Arti di Modena. A completezza dell’informazione la lettera invito che il Rettore ha trasmesso a tutte le espressioni economico istituzionali locali, chiamate a discutere degli interventi da prendersi per salvaguardare e garantire continuità di vita all’Accademia.
Tra le tante difficoltà che segnano l’inizio di questo 2012, caratterizzato dalla incertezza delle prospettive economiche del nostro Paese, credo non debba passare sotto silenzio la situazione di collasso denunciata dagli emeriti soci dell’Accademia Nazionale di Scienze Lettere e Arti di Modena. Una delle più prestigiose istituzioni culturali cittadine, dove si conserva un ricchissimo patrimonio di documenti e testimonianze della vitalità culturale della Modena degli ultimi 325 anni, è a rischio di chiusura, impossibilitata – come è – a sostenere le sue pur esigue e non straordinarie spese di gestione, nonché a predisporre un bilancio a pareggio per l’anno corrente. Nonostante i generosi tentativi compiuti dall’Ateneo, che anni addietro ha definito una convenzione onerosa per consentire l’erogazione di entrate certe per la vita di questa istituzione, non ci sono state, in tutto questo tempo, la volontà e la concertazione necessarie a predisporre un piano di rilancio capace di assicurarne continuità e serenità. Il tempo a disposizione per decidere delle sorti dell’Accademia, come efficacemente denunciato nell’appello indirizzato dai suoi illustri soci alle principali autorità cittadine, sta per scadere. Si impongono soluzioni dolorose, se non si deciderà a tutti i livelli di intervenire con la costituzione di un fondo permanente tale da garantire le risorse indispensabili al suo funzionamento ed alla prosecuzione della sua attività. Sarebbe molto grave assistere alla perdita di questa presenza storico-culturale che ha saputo accompagnare ininterrottamente per oltre tre secoli la nostra città nella sua crescita, affiancandosi al ruolo che ha mirabilmente esercitato la nostra Università. Rivolgere gli enti locali, alle fondazioni bancarie, al mondo dell’associazionismo ed ai privati un appello, come ho fatto in questi giorni attraverso una missiva inviata alle espressioni più autorevoli e rappresentative della società modenese, perché sia scongiurata la chiusura forzata dell’Accademia Nazionale di Scienze Lettere e Arti di Modena, è un atto doveroso e responsabile. Dobbiamo, infatti, avere consapevolezza di cosa significherebbe per la città, per gli ambienti della cultura e per il territorio la sua definitiva scomparsa. Le difficoltà economiche del momento, infatti, seppure gravi ed incombenti, non possono in alcun modo giustificare indifferenza alle sue sorti: Modena senza la sua Accademia ne uscirebbe impoverita e sconfitta.
IL RETTORE, Prof. Aldo Tomasi
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La lettera invito
L’Accademia Nazionale di Scienze Lettere e Arti di Modena versa ormai in una situazione di paralisi gestionale che ne minaccia la sopravvivenza. Stretta tra incomprimibili costi di gestione e ridotte entrate, ormai limitate all’unico impegno certo sostenuto dall’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia, questa istituzione, fondata nel 1683, coeva al ritorno degli studi universitari a Modena, si vede negata la prospettiva di un futuro che ne garantisca la continuità e la prosecuzione dell’attività.
Per la città, per gli ambienti culturali, ma più in generale per la intera collettività, la sua chiusura rappresenterebbe una pesante sconfitta morale, prima ancora che scientifica. Presso l’Accademia, infatti, si conservano importanti manoscritti ed una preziosissima biblioteca, che offrono uno spaccato del fervore che ha animato la vita ed il dibattito culturale ed accademico della città negli ultimi tre secoli.
Credo nessuno possa sentirsi indifferente rispetto alla scomparsa di questa istituzione che orgogliosamente ha rappresentato un punto di riferimento per la crescita della comunità modenese e che costituisce un inestimabile giacimento culturale non ancora completamente studiato e catalogato.
Come Università degli studi di Modena e Reggio Emilia da anni ci siamo assunti l’onere, nonostante le ristrettezze e le economie imposte al nostro bilancio dai tagli governativi, di intervenire in favore dell’Accademia con la definizione di un impegno di spesa che garantisca annualmente per la medesima una entrata sicura. Ma il nostro sforzo – purtroppo – non ha sortito gli effetti sperati di agire da stimolo nei confronti di altri soggetti pubblici e privati desiderosi di intervenire in suo sostegno.
Oggi la situazione, senza il concorso corale delle espressioni più significative della città, rischia di precipitare, costringendo gli organi dell’Accademia a rassegnarsi alla inevitabile chiusura e a certificarne la scomparsa.
Sono certo che nessuno vorrà restare indifferente rispetto a questa prospettiva. Pertanto Le propongo di partecipare, prima che i soci dell’Accademia siano indotti ad adottare indesiderate decisioni, all’incontro che intendo promuovere per discutere della situazione dell’Accademia Nazionale di Scienze Lettere e Arti di Modena e dei provvedimenti urgenti da prendere per definire un piano di salvataggio della medesima.
La riunione di cui all’oggetto si terrà presso la Sala del Consiglio di Amministrazione del Palazzo del Rettorato (via Università 4 – Modena) nella giornata di venerdì 3 febbraio 2012 alle ore 16.00.
In attesa di rivederLa ed esporre a lei o ad un suo rappresentate quali decisioni vanno prese per il bene di questa meritevole istituzione, le giungano cordiali saluti.
IL RETTORE
Prof. Aldo Tomasi