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Mercato Spilamberto, le Associazioni: ‘Stupiti dalle parole del sindaco’

“Allibiti”. Così si definiscono ambulanti e associazioni imprenditoriali di fronte alle dichiarazioni rilasciate dal Sindaco di Spilamberto e riportate oggi dagli organi di informazione in merito al fatto che ‘Le decisioni riguardo allo spostamento del mercato sarebbero già state prese’. “A questo punto quindi se la situazione è quella descritta dal primo cittadino a cosa servono gli incontri già programmati per proseguire il confronto con l’Amministrazione Comunale?”, chiedono ANVA-Confesercenti, Fiva-Confcommercio, Licom-Lapam e CNA.Com.

“Dalle affermazioni del Sindaco deduciamo che si va verso un trasferimento del mercato settimanale e che ci sono già gli atti formali dell’ Amministrazione Comunale che marciano in questa direzione. Peccato però che gli atti in questione devono riportare obbligatoriamente il parere delle Associazioni imprenditoriali e degli ambulantii: come stato possibile dunque tutto questo quando il confronto con l’amministrazione stessa è ancora in corso? La valorizzazione del centro storico di Spilamberto poco o nulla ha a che vedere con lo spostamento degli operatori ambulanti. Tant’è che le varie iniziative predisposte per l’animazione del cuore storico del paese si tengono in giornate in cui non c’è mercato. Senza contare inoltre che lo spostamento e la conseguente dequalificazione del mercato danneggerà anche il commercio in sede fissa”.

Nel 2003, ricordano ANVA-Confesercenti, Fiva-Confcommercio, Licom-Lapam e CNA.Com, gli operatori ambulanti furono trasferiti da piazza Libertà con la motivazione che la ristrutturazione era finalizzata a creare un parcheggio ad uso del commercio in sede fissa, dei frequentatori del mercato e dei fruitori dei servizi comunali. “Ora con la proposta del Comune per i suddetti parcheggi non ci sarà più spazio e, le difficoltà che ne deriveranno per l’accesso sia al commercio in sede fissa che all’area mercatale settimanale, sono facilmente immaginabili. In un momento di crisi come quello attuale, in cui sarebbe auspicabile da parte di chi ricopre incarichi istituzionali un maggior senso di sobrietà oltre che di responsabilità, ci pare si preferisca non ascoltare le ragioni degli ambulanti. Affermazioni del genere infatti risultano volte più ad aumentare le tensioni che a cercare effettivamente di capire la nostra contrarietà al trasferimento del mercato. Sarebbe opportuno da parte del sindaco e di tutta l’amministrazione maggior disponibilità al confronto e al dialogo, abbandonando determinate posizioni di arroccamento che rischiano di penalizzare, il commercio e quindi parte dell’economia locale, e l’attrattività del cuore storico di Spilamberto”.

















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