Danno ascolto ai cittadini riguardo alla qualità dei servizi sanitari, ne verificano il buon funzionamento ed elaborano proposte per il loro miglioramento. Sono alcune funzioni svolte dai Ccm (Comitati consultivi misti), organismi dell’Azienda USL che operano nei sette distretti sanitari della nostra provincia, recentemente rinnovati con l’elezione dei nuovi presidenti e componenti. I Ccm sono definiti misti perché composti in maggioranza da membri eletti dalle associazioni di tutela e volontariato presenti sul territorio provinciale, da rappresentanti dell’Azienda USL, da medici di famiglia e da un rappresentante dei sindaci del territorio di competenza.
I nuovi presidenti dei Ccm, tutti appartenenti ad associazioni di volontariato, sono Angelo Flammia (Consulta del Volontariato) a Carpi, Diana Gavioli (Associazione Malati Oncologici) a Mirandola, Sergio Pozzi (Associazione Nazionale Terza età attiva per la Solidarietà) a Modena, Marina Incerti (Associazione Volontari Ospedalieri) a Sassuolo, Antonio Bandini (CUPLA) a Pavullo, Giuliana Albertini (Associazione Nazionale Terza Età Attiva per la Solidarietà) a Vignola, Adelmo Bastoni (Amici del Cuore) a Castelfranco. Inoltre, Adelmo Bastoni e Diana Gavioli sono stati anche nominati rispettivamente presidente e vice presidente del Comitato di coordinamento interaziendale, organismo di coordinamento a livello provinciale dei comitati consultivi misti.
“Ho sempre ritenuto fondamentale il ruolo dei Ccm perché facilitano il dialogo con i cittadini e in questo modo aiutano l’azienda a migliorare continuamente, partendo dalle persone e dalle loro valutazioni – afferma il dottor Giuseppe Caroli, direttore generale dell’Azienda USL di Modena. Ai presidenti e ai componenti di questi importanti organismi che operano su tutto il territorio provinciale rivolgo i miei auguri di buon lavoro”.
Chi sono e cosa fanno i Ccm
All’interno dell’Azienda USL di Modena sono attivi sette Comitati, uno per ogni distretto sanitario, che coinvolgono circa 150 persone.
I Ccm favoriscono la partecipazione al processo decisionale dell’azienda per migliorare la qualità dei servizi dal lato dell’utenza. L’obiettivo è favorire lo scambio di opinioni, esperienze e attività per promuovere il miglioramento della relazione con i cittadini, verificare la qualità dei servizi per adeguarli sempre più ai nuovi bisogni socio-sanitari caratterizzati da una crescente complessità.
Tra le attività dei Comitati c’è l’analisi e la valutazione periodica delle segnalazioni di disservizio presentate dagli utenti, in modo da venire a conoscenza dei problemi e, di conseguenza, stimolare l’Azienda USL a intervenire per risolverli.
I Ccm verificano che gli impegni dichiarati dall’Azienda sanitaria nella Carta dei servizi siano realmente rispettati. Ciò avviene attraverso gli Audit, un’attività di controllo sulla qualità delle prestazioni erogate. I comitati valutano la facilità d’accesso ai servizi, i percorsi clinico-assistenziali, le dimissioni, le modalità di ascolto.
Altri campi di attività dei CCM sono le indagini che rilevano la percezione degli utenti rispetto ai servizi ricevuti. Un’attenzione particolare viene poi data alla semplificazione delle procedure di accesso ai servizi e alle prestazioni: gli sforzi sono tesi a far conoscere ai cittadini i modi per prenotare esami e visite specialistiche, per contribuire a ridurre code e tempi di attesa.