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Modena, impianti pubblicitari: l’assessore Pini ha risposto in Consiglio comunale

“Condivido che occorra, nel rispetto della normativa, attuare un percorso di semplificazione dell’iter burocratico per l’installazione degli impianti pubblicitari. Proporrò l’istituzione di un gruppo di lavoro intersettoriale per l’individuazione di una revisione organica della materia”.

Lo ha detto l’assessore alle Politiche economiche del Comune di Modena Graziano Pini rispondendo in Consiglio comunale, nella seduta di lunedì 16 gennaio, all’interrogazione del consigliere Michele Barcaiuolo del Pdl sugli impianti pubblicitari delle attività commerciali.

Il consigliere ha sottolineato che per l’installazione di ogni impianto pubblicitario, tra cui le insegne, è necessaria un’autorizzazione per la quale l’Amministrazione richiede un progetto contenente: prospetto frontale e di sezione, con indicazione del luogo di collocazione, in triplice copia; fotografia delle singole insegne, in triplice copia; alcune fotografie che inquadrino l’area; copia della dichiarazione di conformità per la sicurezza degli impianti pubblicitari. “La Giunta ritiene necessario un iter burocratico così complesso?”, ha chiesto Barcaiuolo, domandando inoltre se e quali provvedimenti di semplificazione eventualmente si intenda adottare.

“Alcune ipotesi di semplificazione sono già allo studio – ha spiegato l’assessore Pini – come il rinnovo facilitato alla scadenza delle autorizzazioni, che hanno durata triennale o l’abolizione di alcune tipologie di istanze soggette alla presentazione di documentazione, da sostituirsi con standard predefiniti da rispettare. Non potranno essere abolite invece le dichiarazioni attestanti la sicurezza degli impianti, ciò a tutela dei lavoratori e dei clienti”, ha aggiunto.

L’assessore ha precisato che la complessità della procedura amministrativa per l’autorizzazione all’esposizione di mezzi pubblicitari è dovuta al rispetto di una pluralità di norme: Codice della strada e relativo regolamento di attuazione; Regolamenti specifici comunali resi obbligatori da norme tributarie; vincoli architettonici, storici e paesaggistici contenuti nei Piani regolatori e nei Regolamenti edilizi comunali, oltre che nelle normative nazionali di tutela e vincolo architettonico e paesaggistico.

“La documentazione richiesta, da un punto di vista tecnico, è necessaria per la verifica del corretto inserimento dei manufatti pubblicitari nei prospetti degli edifici, anche al fine di perseguire profili di omogeneità dei diversi impianti nelle stesse facciate e di ottemperare alle prescrizioni del vigente Codice della strada”, ha proseguito Pini. “La valutazione delle richieste d’installazione di impianti pubblicitari richiede diverse professionalità intersettoriali non solo amministrative, ma anche tecnico/edilizio. Ricordo che il Comune di Modena, a differenza di altre Amministrazioni, non ha istituito alcun diritto di segreteria o costo aggiuntivo per le istanze presentate da imprese o cittadini – ha aggiunto – nemmeno nei casi in cui sono necessari approfonditi esami tecnici o sopralluoghi di verifica. E’ inoltre possibile inviare la documentazione anche in forma digitale via posta elettronica certificata”.

Nella replica, il consigliere Barcaiuolo ha dichiarato di lasciare il giudizio in sospeso “perché l’evoluzione di cui parla l’assessore a noi non può essere nota. Non era mia intenzione spingere all’eliminazione delle verifiche di sicurezza – ha precisato – ma esistono una serie di gabelle se non fiscali, burocratiche, che gli operatori commerciali si trovano ad affrontare”.

















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