Con un ordine del giorno approvato ieri all’unanimità il Consiglio invita la Giunta “a richiedere all’AGCOM (Autorità Garante delle Telecomunicazioni) l’abbassamento della tariffa di terminazione mobile a tutela dei consumatori entro il 2012, in linea con le metodologie relative alla quantificazione dei costi e dei tempi raccomandate dalla Commissione Europea” (art. 19 della direttiva UE).
L’odg, proposto da Tommasi-Udc e Sabbioni-Fli, sottolinea che “per ogni chiamata effettuata con un telefono mobile verso numeri di un operatore diverso dal proprio, o per ogni chiamata da fisso a cellulare, l’operatore di chi riceve la chiamata fa pagare a quello che effettua la chiamata un pedaggio per la consegna che va a pesare sulla nostra bolletta”. Questo meccanismo tariffario – prosegue il documento – era stato introdotto per favorire i nuovi operatori che entravano nel mercato, motivazione ora non più valida visto l’elevato numero di reti mobili raggiunto.
Il testo precisa inoltre che questo “pedaggio” denominato “tariffa di terminazione mobile” è fissato dall’AGCOM a 5,3 centesimi di euro al minuto (H3G è di 6,3 centesimi di euro), “un valore del 50% superiore alla media europea”. La stessa AGCOM a maggio 2011 ha proposto un nuovo percorso di riduzione che si completerà a regime nel 2015, ma la Commissione Europea a giugno 2011 ha formalmente richiamato l’AGCOM “ad anticipare la riduzione delle tariffe entro fine 2012 ribadendo che quelle proposte sono troppo elevate, non orientate al costo e al di sopra della media europea”, parere confermato anche dall’Antitrust.