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Trasferimento mercato Spilamberto: le Associazioni, “Siamo assolutamente contrarie”

69 firme raccolte, la totalità dei commercianti ambulanti che abitualmente sono presenti a Spilamberto durante il mercato settimanale del mercoledì, per dire ‘no’, al trasferimento del mercato da Viale Rimembranze. “Siamo contrari noi – fanno sapere ANVA-Confesercenti, Fiva-Confcommercio, Licom-Lapam e Cna.Com di Spilamberto – Ma sono contrari soprattutto loro, gli operatori su area pubblica, di fronte alle proposte avanzate dall’Amministrazione comunale di un nuovo spostamento. Verrebbe a meno l’attrattività del mercato medesimo, senza considerare quanto tale scelta penalizzerebbe oltre agli ambulanti anche gli esercenti in sede fissa”.

Il Comune di Spilamberto motivando la necessità di ottenere una migliore viabilità aveva avanzato alle associazioni imprenditoriali la proposta di trasferimento del mercato lungo via S. Giovanni, via S,Adriano, P.zza Roma, v. Zanichelli, v. Fabriani

Le quattro Associazioni imprenditoriali tengono a sottolineare come la riorganizzazione di una nuova area mercatale sia un fatto complesso ed al tempo stesso difficile da attuare, in considerazione anche dei contraccolpi economici che potrebbero subire gli esercizi commerciali tutti. “Non deve sfuggire infatti che gli spostamenti mutano i posizionamenti e di conseguenza la redditività delle singole attività economiche che sicuramente in base alla nuova collocazione, sconosciuta ai consumatori, ne trarranno svantaggi per lungo tempo. Ci siamo prontamente attivati – evidenziano – al fine di evitare tale situazione, perché sappiamo che è fondamentale per un operatore mantenere il proprio posto, segno di riconoscimento da parte della clientela. Uno spostamento anche di pochi metri comporta immediatamente una riduzione dell’incasso. Ragioni che ci hanno indotto ad esprimere la nostra netta contrarietà e a respingere le tre proposte formulate dall’assessorato agli Interventi Economici”.

E nemmeno la motivazione di migliorare la viabilità lungo il viale, ha convinto ANVA-Confesercenti, Fiva-Confcommercio, Licom-Lapam e Cna.Com. “Migliorare la circolazione stradale per 4 ore la settimana? Ci pare si sia dimenticato di un aspetto rilevante: il mercato si svolge solo il mercoledì mattina. Per non parlare del fatto che la domenica quando ci sono gli hobbisti, categoria la cui attività è del tutto irregolare in quanto non soggetti ad alcuna imposizione fiscale – a differenza di quanti come gli ambulanti sono in possesso di regolare licenza e concessione di suolo pubblico (L. R. 12 e Dlgs 119) ma a tutt’oggi ancora privi della tratteggiatura dei posteggi – il problema della viabilità su viale Rimembranze nemmeno si pone. Una situazione a dir poco inverosimile”.

Operatori e Associazioni manifestano pertanto la loro netta contrarietà, respingendo fermamente tutte le soluzioni avanzate dall’Amministrazione comunale. “Il mercato solo pochi anni fa ha subito una riorganizzazione radicale. Molti ambulanti sono stati trasferiti da piazza della Libertà dietro la motivazione che la Soprintendenza vietava l’utilizzo di tale area. Tant’è che l’ex Sindaco Gozzoli e l’ex Assessore al Commercio affermarono che per 4 ore la settimana i banchi lungo viale Rimembranze non avrebbero recato alcun problema alla viabilità. Ora l’Amministrazione contraddicendo sé stessa avanza la proposta di riposizionare i banchi nella piazza che dovrebbe rimanere vuota”. Entrando nel merito delle tre proposte non manca di venire sottolineato come tutte, non creerebbero altro che una disgregazione e una frammentazione del mercato, mentre nessuna rappresenta un progetto concreto di valorizzazione dell’attività degli ambulanti. “Anzi – rincarano – ci pare il tentativo dichiarato di utilizzare il mercato in maniera strumentale in quanto la chiusura di via San Giovanni, ha ridotto la frequentazione della via medesima con relativi ‘danni economici’ per le attività commerciali là insediate. Di conseguenza da quanto a nostra conoscenza, il Comune ha rassicurato i commercianti in sede fissa, ancor prima di avviare la consultazione come previsto da normativa di settore, che avrebbe portato il mercato lungo queste vie”.

Rimarcando quindi all’Amministrazione che gli ambulanti non sono un oggetto da utilizzare a piacimento e che il cosiddetto problema viabilità altro non è che un pretesto, “Altri comuni hanno chiuso al traffico addirittura la via Emilia due volte la settimana per il mercato”, ANVA-Confesercenti, Fiva-Confcommercio, Licom-Lapam e Cna.Com tengono a precisare come attualmente il mercato settimanale di Spilamberto rappresenta un buon polo d’attrazione sia per i cittadini che per i consumatori dei comuni limitrofi, on oltretutto una discreta redditività. “Ipotizzare di attuare anche solo una delle tre proposte di trasferimento, a maggior ragione in un periodo già di forti difficoltà economiche significa penalizzare gli operatori, dequalificare l’offerta commerciale e far perdere attrattività a tutto il paese. Un danno economico in altre parole destinato a ripercuotersi anche sulle attività in sede fissa. Aggiungiamo inoltre che l’Amministrazione deve aver valutato con scarsa attenzione lo spostamento se considerato che in tutte e tre le ipotesi, i banchi verrebbero posizionati lungo vie che portano alle due principali chiese del centro. Di conseguenza in caso di cerimonie religiose (i funerali, ad esempio) il mercato rappresenterebbe un vero e proprio ostacolo. Come un ostacolo sarebbe rappresentato per le vetrine dei negozi – le oscurerebbe, data la necessità di diversi ambulanti di avere, durante il mercato, dietro il proprio mezzo – la disposizione su di un’unica fila come indicato nelle soluzioni proposte dal Comune dei banchi”.

“Siamo a ribadire pertanto – concludono le quattro associazioni imprenditoriali – quelle che sono le decisioni degli ambulanti e che le proposte presentateci dall’assessore agli Interventi Economici oltre a non essere per nulla funzionali risultano penalizzanti per tutti. Il nostro parere quindi di fronte ad eventuali ipotesi di spostamento del mercato settimanale del mercoledì rimane fermamente contrario”.

















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